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Il Video della Settimana || Rocky Horror – “Non c’è Tempo”

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Il Video della Settimana: Paolo Tocco – “Luna Nera”

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Nuovo singolo estratto da questo suo secondo e fortunato disco del cantautore Abruzzese Paolo Tocco dal titolo Il Mio Modo di Ballare uscito lo scorso 20 Febbraio per Protosound Records. Un disco anticipato dal singolo “Aveva Vent’anni” ampiamente accolto dalla critica e dalle rotazioni radiofoniche italiane. Un nuovo lavoro, un nuovo disco, un nuovo album di storie e di fotografie dove è l’ipocrisia il vero ed unico filo conduttore, il leitmotiv di un disco che sta raccogliendo solo grandi ed entusiasmanti riscontri di critica. “Luna Nera” è la doppia faccia della vita quotidiana, la doppia faccia delle persone e delle loro morali, la doppia faccia delle apparenze. “Luna Nera” è la storia di un tradimento che diventa complicità, un menage a trois quando sembrava fosse l’amore – quello sano, quello etico, quello fedele – l’unica vera strada da percorrere…così si diceva in giro, tra la gente…

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“Luna Nera” è il nuovo video di Paolo Tocco

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Nuovo singolo estratto da questo suo secondo e fortunato disco del cantautore Abruzzese Paolo Tocco dal titolo Il Mio Modo di Ballare uscito lo scorso 20 Febbraio per Protosound Records. Un disco anticipato dal singolo “Aveva Vent’anni” ampiamente accolto dalla critica e dalle rotazioni radiofoniche italiane. Un nuovo lavoro, un nuovo disco, un nuovo album di storie e di fotografie dove è l’ipocrisia il vero ed unico filo conduttore, il leitmotiv di un disco che sta raccogliendo solo grandi ed entusiasmanti riscontri di critica. “Luna Nera” è la doppia faccia della vita quotidiana, la doppia faccia delle persone e delle loro morali, la doppia faccia delle apparenze. “Luna Nera” è la storia di un tradimento che diventa complicità, un menage a trois quando sembrava fosse l’amore – quello sano, quello etico, quello fedele – l’unica vera strada da percorrere…così si diceva in giro, tra la gente…

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Il Video della Settimana: Paolo Tocco – “Come le Formiche”

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“Come le Formiche” testo & musica di Paolo Tocco produzione artistica Domenico Pulsinelli. Video prodotto da Studioimpressions Abruzzo operatore di ripresa e color correction Sandro Odoardi regia Paolo Tocco & Domenico Pulsinelli montaggio Paolo Tocco. “Come le Formiche” è tratto da Il Mio Modo di Ballare il secondo disco di Paolo Tocco.
In tutti gli store il secondo disco del cantautore e producer abruzzese Paolo Tocco. Si intitola Il Mio Modo di Ballare pubblicato dalla Protosound Records. A distanza di 5 anni circa dall’esordio ottimamente accolto dalla critica – dal titolo Anime Sotto il Cappello – e dopo oltre 10 passati al fianco di Giulio Berghella nell’attività di produttore e promoter, Paolo Tocco torna a fare la sua musica portando con se tutta la squadra della Protosound Polyproject sotto la direzione artistica del producer Domenico Pulsinelli. Un nuovo disco, un concept che racconta le mille sfaccettature dell’ipocrisia.

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Esce oggi Il Mio Modo di Ballare di Paolo Tocco

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Da oggi 20 Febbraio in tutti gli store il secondo disco del cantautore e producer abruzzese Paolo Tocco. Si intitola Il Mio Modo di Ballare pubblicato dalla Protosound Records. A distanza di 5 anni circa dall’esordio ottimamente accolto dalla critica – dal titolo Anime Sotto il Cappello – e dopo oltre 10 passati al fianco di Giulio Berghella nell’attività di produttore e promoter, Paolo Tocco torna a fare la sua musica portando con se tutta la squadra della Protosound Polyproject sotto la direzione artistica del producer Domenico Pulsinelli. Un nuovo disco, un concept che racconta le mille sfaccettature dell’ipocrisia. “Ognuno in questa vita ha il suo modo di stare al mondo…il suo modo di ballareL’ipocrisia che subiamo o che viviamo coscientemente, l’ipocrisia che ritroviamo in un sentimento nobile come l’amore o nell’accettazione forzata di una malattia…ma anche l’ipocrisia che non credevamo ci potesse appartenere.” 11 nuove canzoni cariche di tante emozioni e di ricche simbologie, dalle ballate della classica canzone d’autore italiana all’elettronica contemporanea, da un certo tipo di etnia mediterranea all’Islanda dei Sigur Ross. E ancora: troveremo lo swing elegante con una voce realizzata col telefonino piuttosto che la romantica nenia pianoforte e voce, qualcosa del soft rock americano di Jackson Browne piuttosto che un sentore ruggine di pop rock nostrano. E tanto altro… Il Mio Modo di Ballare invita anche quell’ascolto attento pronto a soddisfare anche i palati fini di chi ha un’importante sensibilità tecnica perchè questo disco è anche il frutto di un prezioso artigianato sonoro cesellato con grande mestiere, un prodotto che oggi, con la crisi ormai imperante in ogni ambito sociale e culturale, raramente si ha modo di sviluppare. Fatta eccezione per Claudio Esposito (chitarrista e produttore napoletano che ha suonato tutte le chitarre acustiche ed elettriche oltre ad assistere la produzione in studio), per la cantante di origini etiopi Helen Tesfazghi che ha cantato nel brano “D’oro e di pane” e per il pianoforte di Vincenzo Murè (Ridillo, Vecchioni, Morandi), per il resto tutto il team di lavoro è Abruzzese a partire dalla produzione artistica firmata da Domenico Pulsinelli che ha suonato i sint e curato le programmazioni. E ancora l’immancabile Giulio Berghella al basso, ma anche Giuliano De Leonardis (Equipe 84) al basso fretless, Carlo Porfilio alla batteria, Walter Caratelli alla batteria swing e alle percussioni, Angelo Tracanna al contrabbasso, Gabriel Rosati ai fiati, Elena Dragani altra voce femminile, Simone Agostini alla chitarra fingerstyle e bouzouki greco, Daniele Di Diego alla chitarra classica 7 corde, Marco Di Blasio alla fisarmonica e Francesco Pulsinelli alla chitarra semi-acustica.

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Il Video della Settimana: UMMO – “Malinconia”

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UMMO: una band rivelazione di quello che, a loro dire, potrebbe chiamarsi Heavy-Pop. E dopo inaspettati riscontri di pubblico e di critica per l’uscita del primo videoclip che ha collezionato migliaia di visualizzazioni in pochissime ore, ecco il disco disponibile in tutti gli store digitali. Una nuova produzione firmata dal cantautore e producer Paolo Tocco (Protosound Records), erotica provocazione e trasgressiva energia dalle forti tinteggiature elettroniche e visionarie. Un lavoro caratterizzato da coralità melodiche che devono assolutamente stamparsi alla memoria e restarci a lungo. Il video di “Malinconia” restituisce riscontri record per una band emergente. Firmato dalla regia di Giovanni Bufalini e dal montaggio di Giulio Tiberti è il secondo singolo estratto: una sfida al pudore che mostra sfacciatamente quello che un certo tipo di perbenismo considera censurabile a priori lasciandolo al libero sfogo in mille altre forme fruibili invece liberamente da tutti. Paradossi e contraddizioni della comunicazione e di un’etica quotidiana. Un tour in atto, colori e giochi di luce, Flashmob, incursioni non troppo permesse e tante altre piccole quanto ambiziose alternative al tradizionale iter discografico che non vede più soltanto un disco ma l’immagine ed il suono al centro di tutta la scena. Le copie si possono prenotare fin da ora alla mail dischiummo@gmail.com

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“Malinconia” è il nuovo video degli UMMO

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Si intitola “Malinconia” ed è il nuovo singolo degli UMMO da oggi in rete pronto a lanciare lo sbarco del tanto atteso disco omonimo della band Abruzzese programmato per il giorno di Natale. Erotica provocazione e trasgressiva energia tra le righe di un Heavy-Pop dalle forti tinteggiature elettroniche e visionarie. Una produzione accattivante firmata Protosound Records, caratterizzata da coralità melodiche che devono assolutamente stamparsi alla memoria e restarci a lungo. Un progetto che è già tour a toccare alcune delle città italiane come Roma, Milano, Pesaro, Pescara, Chieti, Frosinone e Bergamo. Ma UMMO è anche colore, è anche immagini e gioco di luci, Flashmob, incursioni non troppo permesse così come tante altre piccole e ambiziose alternative al tradizionale iter discografico e promozionale che non vede più soltanto un disco ma l’immagine ed il suono al centro di tutta la scena. UMMO: onirico, antropologico, seducente e assolutamente definitivo il fascino della loro musica, delle melodie incise a voce, delle sonorità che non hanno l’ambizione di inventare ma piuttosto quella di condizionare e di determinare. Da oggi in rete, e ancora disponibile prima della censura, il video ufficiale di “Malinconia” prodotto da UMMO e firmato dalla regia di Giovanni Bufalini e dal montaggio di Giulio Tiberti.

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Il Video della Settimana: Simone Agostini – “Outer Space”

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Il primo singolo estratto dal nuovo disco di Simone Agostini “Maka” uscito per Protosound Records e prodotto dal cantautore e discografico Paolo Tocco. “Outer Space” forse il brano più visionario e trasgressivo di un intero disco dove il viaggio e la contaminazione la fanno da padrone. Questa è la traccia che chiude una tracklist in cui si avvicendano composizioni che rendono omaggio alla cultura dei popoli e alla loro terra, epoche e tradizioni mantecate assieme, in uno scenario che mette appunto il “viaggio” al primo posto come unico filo conduttore del romanzo sonoro di Agostini. Ultima tappa sembra essere lo spazio infinito, “Outer Space” appunto, da cui guardare la nostra madre terra da un punto lontanissimo da cui poi scappare e perdersi irrimediabilmente. Scenari post-atomici, industriali, immortalati da questa clip video realizzata dallo stesso Paolo Tocco dove non a caso la bassa qualità delle riprese saturate oltre misura restituiscono al suono un’immagine che ne è la perfetta conseguenza. Tecnicamente il brano è molto particolare e prevede l’esecuzione di tre registri melodici in contemporanea. La sezione dei bassi che si unisce alla melodia suonata in contemporanea sui cantini della chitarra per poi aggiungerci un e-bow a descrivere questi armonici lunghi, protagonisti e caratterizzanti del brano. Una chitarra può bastare al teatino Simone Agostini che troveremo live il prossimo 29 Novembre al FICTIO Club di Chieti.

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Mirco Menna – Io, Domenico e Tu

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Più che esser di fronte a una classica operazione nostalgia ci troviamo davanti a un piccolo sussidiario che riassume in breve le origini della musica italiana. In fondo (si può dire senza problema) se non ci fosse stato Domenico Modugno come si sarebbe evoluto il panorama musicale italico? Probabilmente, a distanza di oltre sessant’anni dall’esordio del grande cantautore di Polignano a Mare, non ci sarebbero stati neanche grandi autori quali De Andrè, De Gregori, Paoli, Battiato, Capossela e chi più ne ha più ne metta. Come dire: tutto ebbe origine da lui. Ecco quindi spiegato il sincero omaggio a un artista che ha segnato indelebilmente la storia del secolo scorso e la cui “Nel Blu Dipinto di Blu” è senza dubbio la canzone italiana più nota al mondo. Il progetto nasce dall’intensa attività live di Mirco Menna che ha voluto concretizzare in Io, Domenico e Tu tutta la sua passione verso Modugno e le sue opere. Protagonista è il carattere inconfondibile del cantautore bolognese Mirco Menna che porta in scena un lavoro che non racconta solo un concerto registrato presso La Casa della Musica di Trieste mentre era accompagnato sul palco da Enrico Guerzoni al violoncello, Maurizio Piancastelli alla tromba e tastiere e Roberto Rossi alla batteria, percussioni, flauto e cori. Mirco Menna, bolognese di origine, classe 1963, autore e compositore, del resto aveva dimostrato tutto il suo valore già in passato nei suoi dodici anni di carriera ricevendo persino i complimenti di Paolo Conte e vantando collaborazioni eccelse quali quella con Fernanda Pivano in Ecco, suo disco del 2006. Per chi volesse poi confrontarsi anche col suo talento letterario consigliamo vivamente anche ‘118 frammenti apocrifi’, sua prima opera letteraria da poco uscita per Editrice Zona. Bellissimi anche gli interventi di Patrizia Cirulli in “Tu si ‘na Cosa Grande”e di Mario Incudine in “La Ronna Riccia” Un lavoro che si discosta leggermente dalla produzione de Il Parto delle Nuvole Pesanti, di cui Mirco Menna è il cantante e frontman dopo l’uscita dal gruppo di Peppe Voltarelli ma che certamente non mancherà di entusiasmare tutti i suoi fan. Soprattutto quando sentiranno l’originale esecuzione di “Vecchio Frack” e “Malarrazza”. Quest’ultima anche mi fa tornare alla mente una versione (molto differente ma sempre di ottimo livello) che vidi un paio di anni fa su Youtube con Carmen Consoli che duettava con artisti quali Kaballà e Mario Venuti.

Nel disco trovano spazio anche diverse canzoni “minori” di Modugno quali “La Donna Riccia” (fra i più umoristici e sarcastici tra quelli del cantautore) e “U Pisci Spada” (che originariamente era intitolato “Lu Pisce Spada”). Curiosamente tra l’altro i due brani erano il lato a e il lato b del terzo singolo di Modugno che all’epoca venne stampato anche in versione 78 giri! Un progetto insomma quello di Mirco Menna  variegato ed autentico che mette in evidenza l’ecletticità sia di Menna che del grande Mimmo.

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Tati Valle – Livro dos Dias

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Tati Valle ha viaggiato per un po’ così da esplorare nuovi luoghi, nuovi suoni e pure se stessa, decidendo poi di fermarsi in Abruzzo per conoscere meglio il territorio e la lingua italiana. Nasce così Livro dos Dias, un diario di viaggio in cui l’artista brasiliana cerca di convergere l’identità di diversi paesaggi, culture e musicisti per farle un po’ sue e un po’ di tutti. Si inizia con il paradosso degli ultimi saranno i primi attraverso “Ultimo Samba” dove a farla da padrone sono una voce calda, percussioni e un basso pieno ed articolato. Si prosegue con “Camaleao” in cui il Pop comincia a prendere forma descrivendo quel desiderio di avventura e di scoperta nascosto in ognuno di noi. C’è invece lo zampino di Gustav Lundgren alla chitarra e di Luca D’Alberto alla viola elettrica in “Novo Mundo”, traccia Bossa Nova pesante come il tempo che passa, e che grazie agli archi riesce ad accompagnarti cullandoti in un viaggio calmo e sensuale. Bellissima, malinconica e a volte contornata da suoni elettronici è “Arrepio”: quì attraverso una tromba di altri tempi si racconta quel senso di inadeguatezza che a volte si prova restando incastrati in un contesto sbagliato. “Samba de Quinta” nasce da un’improvvisazione e questo rimane, risultando un brano carino ma sicuramente non speciale. Altra storia invece per “Diante de Voce”, dove finalmente si iniziano ad esplorare nuove influenze musicali dando un tocco Rock e meno acustico al tutto. Si vola a Trastevere con la romantica e poetica “Voz e Violato” per poi finire con “Slowmotion Bossa Nova”, brano che racchiude in sé un po’ tutto il senso dell’album: si parte dal Brasile, si attraversa l’Italia e si arriva inaspettatamente alla Hawaii. Dunque il testo giustamente è in inglese e sul finale incontra anche la voce di Ivan D’Antonio (amante delle Hawaii e produttore artistico del progetto).

Per concludere, Livro dos Dias è riuscito alla fine a esprimere l’idea di un viaggio internazionale? Più o meno direi, in quanto se l’intenzione era appunto quella di fare un disco dipinto da diverse contaminazioni sonore, il risultato appare si complesso (specialmente per la varietà di strumenti utilizzati suonati egregiamente), ma però ancora troppo radicato alle sue origini d’oltre oceano e quindi poco sperimentale a livello compositivo.  Godetevi la versione live di “Novo Mundo”, buon viaggio!

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