Palermo Tag Archive

10 SONGS A WEEK | la settimana in dieci brani #22.10.2018

Written by Playlist

‘Chi suona stasera?’ – Guida alla musica live di marzo 2018

Written by Eventi

Ennio Morricone, Susanne Sundfør, Yann Tiersen, Joan As Police Woman … Tutti i live da non perdere questo mese secondo Rockambula.

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Ypsigrock Festival, Castelbuono (PA) | 11-13.08.2017

Written by Live Report

“Your unexpected Sicily”, promette lo slogan che incornicia l’Ypsi Once Stage, e al termine della kermesse musicale più longeva della regione ti accorgi che sì, qualche sorpresa Castelbuono te l’ha riservata.

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‘Chi suona stasera?’ – Guida alla musica live di agosto 2017

Written by Eventi

Swans, Billy Bragg, Ride, Beach House, Liars… Tutti i live da non perdere questo mese secondo Rockambula.

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‘Chi suona stasera?’ – Guida alla musica live di aprile 2017

Written by Eventi

The Notwist, Steve Gunn, Ofeliadorme, One Dimensional Man… Tutti i live da non perdere questo mese secondo Rockambula.

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10 SONGS A WEEK | la settimana in dieci brani #17.03.2017

Written by Playlist

‘Chi suona stasera?’ – Guida alla musica live di marzo 2017

Written by Eventi

Julie’s Haircut, Umberto Maria Giardini, Russian Circles… Tutti i live da non perdere questo mese secondo Rockambula.

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Chi suona stasera – Mini guida alla musica live | Dicembre 2016

Written by Eventi

“Chi suona stasera?”. Sarà capitato ad ogni appassionato di musica live di rivolgere ad un amico o ricevere dallo stesso questa domanda. Eh già, chi suona stasera? Cosa c’è in giro? Se avete le idee poco chiare sugli eventi da non perdere non vi preoccupate, potete dare un’occhiata alla nostra mini guida. Sappiamo bene che non è una guida esaustiva, e che tanti concerti mancano all’appello. Ma quelli che vi abbiamo segnalato, secondo noi, potrebbero davvero farvi tornare a casa con quella sensazione di appagamento, soddisfazione e armonia col cosmo che si ha dopo un bel live. Ovviamente ci troverete dei nomi consolidati del panorama musicale italiano ed internazionale, ma anche tanti nomi di artisti emergenti che vale la pena seguire e supportare. Avete ancora qualche dubbio? Provate. Non dovete fare altro che esserci. Per tutto il resto, come sempre, ci penserà la musica.

dicembre

KK NULL with BALÁSZ PÁNDI
01/12@ Boto’s Farm, San Pietro del Gallo (CN)
02/12@ Frame Live Music, La Spezia
03/12@ Spazio Aereo, Venezia
Kazuyuki Kishino, giapponese, è uno dei più importanti nomi della sperimentazione musicale sin dagli anni Ottanta (Merzbow, Zeni Geva, Absolut Null Punkt). Nel tempo ha creato una sua casa discografica e collaborato con vari artisti (Boredoms, Jim O’Rourke, Fred Frith, giusto per citarne alcuni). Pándi è un potentissimo batterista sperimentale ungherese, anche le sue collaborazioni sono tantissime, su tutte da citare quella con Merzbow col quale ha pubblicato tre dischi live. I due hanno da poco inciso Demoncore opera Noise cosmica prodotta della berlinese Ohm Resistance. Concerto consigliatissimo.
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BORIS
01/12@ Lo-Fi, Milano
02/12@ Jailbreak Live Club, Roma
03/13@ The Cage Theatre, Livorno
04/12@ Locomotiv Club, Bologna
Tour celebrativo per i 10 anni dell’isterico album Pink per la pazza band nipponica. Il disco, ristampato lo scorso Luglio da Sargent House, verrà proposto per intero e sarà accompagnato da altri brani pescati dall’ormai ultraventennale e storica carriera della formazione.
Un live di sicuro impatto dalle forti dosi adrenaliniche. Non perdetevelo!.
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DTCV
01/12@ Freakout Club, Bologna
02/12@ Lo-Fi, Milano
03/12@ Arci Taun, Fidenza (PR)
04/12@ Ex Cinema Aurora, Livorno
05/12@ I Camalli, Imperia
07/12@ La Loggia del Leopardo, Vogogna (VB)
Si scrive DTCV ma si pronuncia Detective. La band, formata da Lola G. e James Greer (ex Guided By Voices), in soli sei anni ha sfornato 3 Ep e 5 full length, l’ultimo di questi, Confusion Moderne, è stato dato alle stampe lo scorso 8 Aprile. Il duo, che dal vivo arriva spesso ad essere un quartetto, propone un mix di French Pop periodo Yéyé e Garage dall’indole Post-Punk, un incontro/scontro tra Françoise Hardy e Buzzcocks che non può non incuriosire. A Fidenza da segnalare l’apertura affidata a Le Sacerdotesse dell’Isola del Piacere.
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CIGARETTES AFTER SEX
02/12@ Covo Club, Bologna
La band Ambient Pop di El Paso guidata dalla voce androgina di Greg Gonzalez sarà questo mese in Italia per una data unica. Ispirati da Cocteau Twins, Red House Painters e Julee Cruise propongono sonorità romantiche in slow motion e pare finalmente che dopo un Ep ed una manciata di singoli, l’ultimo, “K.”, uscito da quindici giorni, siano in procinto di regalarci il loro primo full length che dovrebbe vedere la luce durante i primi mesi del prossimo anno.
[ascolta]

LINO CAPRA VACCINA
03/12@ Magazzino sul Po, Torino per Varvara Festival Off
Parliamo di un maestro. Vaccina vanta importanti collaborazioni tra le quali quelle con Franco Battiato (
nel gruppo Telaio Magnetico) e Claudio Rocchi; ha militato negli Aktuala e condiviso il palco con artisti dal calibro di John Cale e Nico; ha realizzato nel 1978 il disco culto Antico Adagio, suo primo lavoro solista, e tanto, tantissimo altro. Vaccina, dai primi anni Settanta, è musicista (per lo più percussionista) e sperimentatore che lavora per sottrazione proponendo un sound che miscela Free Jazz, musica etnica e psichedelia. Ha da poco dato alle stampe Arcaico Armonico, uno dei dischi più meravigliosamente intensi dell’anno in corso. Evento da non perdere.
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YUSSEF KAMAAL
02/12@ Monk Club, Roma
03/12@ Biko, Milano
04/12@ Combo Social Club, Firenze
07/12@ Spazio 211, Torino per Jazz:Re:Found
Unione del batteriata Yussef Dayes e del tastierista Kamaal Williams che ha portato alla nascita di Black Focus, disco prodotto dalla Brownswood Recordings di Gilles Peterson uscito lo scorso 4 Novembre. Il duo in questa pregevole opera prima propone un godibilissimo Jazz-Funk che strizza l’occhio al Canterbury sound. Ci aspettiamo un live veramente gustosissimo.
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SOVIET SOVIET
02/12@ Sound Music Club, Napoli
03/12@ Monk Club, Roma
09/12@ Astro Club, Pordenone
10/12@ Covo Club, Bologna
16/12@ Tender, Firenze
17/12@ CTL- Cinema Teatro Lutrario, Torino
Il trio Post-Punk/New Wave della fiorente Pesaro formato da Alessandro Costantini alla chitarra, Andrea Giometti alla voce ed al basso e Alessandro Ferri alla batteria, darà alle stampe il 2 Dicembre Endless, seguito dell’acclamato esordio Fate. Il tour promozionale del nuovo lavoro è partito già dalla metà di Novembre con un paio di date ma questo mese i ragazzi, con ben 6 appuntamenti ai quali vi consigliamo di non mancare, macineranno sicuramente molti più chilometri. A Torino troveremo sul palco un’altra band di tutto rispetto del genere, i We Are Waves.
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RADIODERVISH
02/12@ Tatà, Taranto
08/12@ Blue Note, Milano
09/12@ Folk Club, Torino
14/12@ Showville, Bari, per Festival Centro del Mundo
21/12@ Teatro Biondo, Palermo
La band pugliese proporrà questo mese cinque date per tre diverse tipologie di concerto: a Taranto Cafè Jerusalem Reading, performance teatral-musicale improntata sul loro ultimo lavoro e dunque sulla trasformazione avvenuta durante il secolo scorso a Gerusalemme; a Milano e Torino Winter Sessions, appuntamento speciale dove verranno proposti classici e brani raramente eseguiti live (andando a pescare anche dallo scrigno degli Al Darawish); a Bari e Palermo Lungo le vie del cuore, spettacolo dove la band condividerà il palco con la magnifica voce di Antonella Ruggiero e col quartetto d’archi 4Rock Strings. Siamo assolutamente sicuri che qualunque proposta si scelga sarà quella giusta.
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ZEUS!
02/12@ Tetris, Trieste
03/12@ Spazio Aereo, Venezia
15/12@ Metroplis, Padova
16/12@ Cycle, Calenzano (FI)
17/12@ Sottoscala 9, Latina
21/12@ DalVerme, Roma
22/12@ Sound Music Club, Frattamaggiore (NA)
23/12@ Area Rumore Rosa, Eboli (SA)
Molti gli appuntamenti durante questo ultimo mese dell’anno per il duo composto dagli assi Luca Cavina (basso) e Paolo Mongardi (batteria) che alterneranno alle date italiane sopra indicate un buon numero di show tra Austria e Germania in compagnia dei Melt Banana. Motomonotono è la loro ultima fatica uscita lo scorso anno per Three One G Records, Tannen Records e Sangue Dischi. Luca e Paolo dal vivo sono una potenza, oltre che una sicurezza. Non mancate.
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GOGO PENGUIN
08/12@ Cap 10100, Torino, per Jazz:Re:Found
Cinematico trio proveniente da Manchester formato da Chris Illingworth al piano, Nick Blacka al contrabbasso e Rob Turner alla batteria, che miscela con sapienza Jazz, Trip-Hop e Neoclassical creando un’elettronica acustica dal grande fascino. La band ha all’attivo tre ottimi dischi l’ultimo dei quali, Man Made Object, prodotto dalla Blue Note Records (poche parole a buon intenditore) ha visto la luce lo scorso 5 Febbraio. Appuntamento assolutamente da non perdere.
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PUSH BUTTON GENTLY
08/12@ All’Unaetrentacinquecirca, Cantù (CO)
09/12@ Blue Rain, Sant’Angelo di Piove di Sacco (PD)
10/12@ Garbage Live Club, Pratola Peligna (AQ)
Dopo Fuzzy Blue Balloon, buon esordio del 2013, ed il sostanzioso Ep URU dell’anno successivo, la formazione lombarda ha pubblicato ad Ottobre ‘Cause nuova fatica che, nello stile della band, rimanda al meglio dell’Alt. Rock degli anni Novanta e che sicuramente potrà far godere gli appassionati del genere. E’ musica il cui sapore in sede live non può che crescere, come in continua crescita, lavoro dopo lavoro, è la personalità di questi 4 ragazzi.
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JESS WILLIAMSON
08/12@ ‘Na Cosetta, Roma
09/12@ Garofalowine, Avellino, per Rainy Days Festival
10/12@ Freakout Club, Bologna
11/12@ Novara (secret concert)
20/12@ Bronson, Ravenna
21/12@ Santeria Social Club, Milano
La ragazza del diavolo ha pubblicato lo scorso 4 Novembre Heart Song, seguito dell’ottimo Native State. La Williamson propone uno scuro, coinvolgente ed evocativo Alt. Country figlio dell’arido deserto texano che lei definisce “casa”. Siamo certi che la sua passionalità dal vivo non mancherà di lasciare il segno. Le ultime due date vedranno l’artista di Austin aprire i concerti di Marissa Nadler, altra splendida cantautrice Noir, che troverete tra i consigli del mese qualche riga più sotto.
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CORDE OBLIQUE
09/12@ ‘Na Cosetta, Roma
16/12@ Cellar Theory, Napoli
Due le date per godere del Folk etereo progressivo di una delle signore band del nostro paese. La formazione guidata da Riccardo Principe ha pubblicato quest’anno la tavolozza pittorica I Maestri Del Colore, sesto album di una carriera ormai decennale (ottavo se calcoliamo le pubblicazione a nome Lupercalia). Se ancora non li conoscete scopriteli, non ve ne pentirete, se invece già sapete di cosa parliamo, allora, buon concerto.
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MARY IN JUNE
9/12@ Camelot 3.0, Prato
10/12@ Art of Noise – Centro Giovani, Arezzo
17/12@ Garbage Live Club, Pratola Peligna (AQ)
Band prodotta dall’amato bestemmiatore Giorgio Canali (cosa che di per sé è già una sicurezza) che quest’anno ha pubblicato il convincente Tuffo, lavoro di matrice Emo-Punk che non disdegna qua e la tinteggiature più Rock-Folk. Un disco tirato, icastico, vivo, arrivato a 5 anni da Ferirsi, loro Ep d’esordio.Siamo dalle parti dei Fine Before You Came, degli Altro, siamo dalle parti di quelle band che dal vivo non lasciano indifferenti e sanno col tempo creare un rapporto estremamente viscerale col proprio pubblico.
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OVO
09/12@ Rain Dogs, Savona
10/12@ Next Emerson, Firenze
15/12@ Dal Verme, Roma
16/12@ Lo-Fi, Milano
17/12@ Officine Corsare, Torino
23/12@ Vinyl, Lamezia Terme (CZ)
27/12@ Retronouveau, Messina
28/12@ Muviments, Itri (LT)
29/12@ Le Macerie Baracche Ribelli, Molfetta (BA)
30/12@ Cooperativa Sociale Robert Owen, Taranto
Uscirà proprio il 9 Dicembre, giorno della partenza di questo lungo tour, Creatura nuovo album della coppia formata da Bruno Dorella e Stefania Pedretti. Il suono del duo in questo lavoro diviene più elettronico senza perdere il caratteristico impatto Noise. La produzione del nuovo lavoro è stata affidata a Dio Drone, label in continua e meritata crescita. La creatura di Dorella e Pedretti sarà in tour nel nostro paese anche tutto il mese di Gennaio prima di muoversi su e giù per l’Europa durante il mese successivo.
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XIU XIU
10/12@ Cinema Massimo, Torino
11/12@ Serraglio, Milano
Il trio californiano guidato da Jamie Stewart presenterà questo mese uno spettacolo che porterà indietro di 25 anni molti di noi proponendo la colonna sonora di un’opera simbolo dalla bellezza eterea, scura, surreale. In Plays the Music of Twin Peaks viene infatti rivisitata, rendendo più inquiete delle musiche ha detta dello stesso Stewart troppo perfette per essere replicate, la colonna sonora firmata da Angelo Badalamenti per la mitica serie partorita dal genio di David Lynch, al quale il lavoro della band deve essere piaciuto molto visto il personale invito ad eseguirla al Festival of Disruption di Los Angeles. Un’esibizione da non perdere.
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THE KVB
16/12@ Sal, Catania, per Weak
17/12@ Retronouveau, Messina
Il duo Post-Punk/Gothic/Shoegaze proporrà questo mese due date in esclusiva per la terra siciliana. Nicholas Wood e Kat Day hanno pubblicato Of Desire, loro terzo album che vede la partecipazione di Geoff Barrow (Portishead) ai synth, lo scorso Marzo. Per Wood si tratta dell’album più completo fin qui prodotto dalla band mentre la Day lo ha descritto come “un mondo in cui perdersi creato insieme alla persona desiderata”. Viste tali premesse consigliamo di esserci.
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MATT ELLIOTT
16/12@ Spazio 211, Torino
17/12@ Officne Indipendenti, Teramo
22/12@ Circolo Gagarin, Busto Arsizio (VA)
Il sublime cantante e chitarrista di Boston, autore di intensi ed immersivi lavori Noir Folk, porterà il suo The Calm Before in Italia per due date alle quali consigliamo di non mancare. Capace come pochi di esprimere angoscia, tristezza e disillusione, capace come pochi di farlo in un modo così tanto personale, passionale, sentito. Un’anima immensa. Di concerti emotivamente coinvolgenti come quello di Matt se ne vedono pochi, pochissimi. Non dimenticate cuore e fazzoletti.
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MARISSA NADLER
20/12@ Bronson, Ravenna
21/12@ Santeria Social Club, Milano
L’affascinante artista statunitense ha dato alle stampe per Sacred Bones nel Maggio scorso il suo settimo disco, Strangers, che questo mese proporrà in Italia per due date. Il suo Dream Folk dall’immaginario gotico negli ultimi anni si è fatto meno scarno, grazie anche al supporto di Randall Dunn (Sunn O))), Earth), senza però perdere una virgola in profondità e gusto melodico. Sul palco l’etera voce e l’immateriale consistenza della sua presenza ammaliano. Lasciatevi stregare.
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EVOL & NELLI
23/12@ Garbage Live Club, Pratola Peligna (AQ)
evoL è il progetto del giovane abruzzese Vincenzo Colella, paroliere che intreccia al Rap forti influenze Pop (un “popper”) uno stile che ha trovato nel pianista e compositore Alessio Nelli il perfetto compagno d’avventura. La coppia alterna momenti ironici e scanzonati ad altri più impegnati e profondi, un’alternanza perfetta per una data così vicina al Natale, periodo di malinconia ma allo stesso tempo di brindisi e baldoria.
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10 SONGS A WEEK | la settimana in dieci brani #18.11.2016

Written by Playlist

Inside the Hole – Impressions

Written by Recensioni

Dopo i Four Seasons One Day torno ad occuparmi di un’altra band siciliana, localizzata, per la precisione, a Montemaggiore Belsito, nell’hinterland palermitano, interprete di un genere completamente differente dai loro conterranei: gli Inside the Hole, difatti, sciorinano un Hard Rock molto curato negli arrangiamenti che mostra un’accentuata passione per il Blues, ardente nel cuore dei tre ragazzi. Superata la consueta gavetta, fecero uscire il loro primo album Beer! Sex!…and Fuckin’ Roll nel Novembre 2011 e apparvero in ben tre compilation nel solo 2012: Riot On Sunset Vol. 29, Mondo Metal Compilation e Demo Invasion, le quali, vista l’ampia distribuzione, attirarono l’attenzione della logic(il)logic. Impressions è un lavoro più maturo rispetto all’esordio, ci sono tutti gli stilemi che il genere richiede: assoli intensi, una sezione ritmica impeccabile e una voce sporca ma al contempo poderosa e profonda. I testi, neanche a dirlo, toccano qualsiasi cliché facilmente associabile all’Hard ‘n’ Blues: bevute, ragazze sexy e spiriti liberi. Niente di originale all’orizzonte, almeno su questo versante. Non che musicalmente si arrivi all’apice dell’originalità in quattro e quattr’otto: responsabilità attribuibile a un genere saturo, per lo più rivolto ai suoi numerosi aficionados. L’episodio meglio riuscito è a mio avviso “Beer! Sex!…And Fuckin’Roll” dove finalmente si rompono gli schemi, rasentando l’Hard venato dal Metal dei Motörhead. Subito dopo, però, si conclude il disco con la canzone più Blues del lotto, “Begins The Blues”, che ha l’amaro sapore del riempitivo e anche un po’ del ripensamento. Viste le doti tecniche messe in evidenza dal trio siciliano mi aspettavo di certo una capacità maggiore di coinvolgere l’ascoltatore. Il desiderio di strafare assume i connotati di un’occasione sprecata. Peccato.

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Four Seasons One Day, l’intervista

Written by Interviste

I Four Seasons One Day da Palermo, HC, Punk e anni novanta nelle vene. Diamo voce ad una nuova band targata Indelirium Records.

Una domanda forse “scontata”, cosa volete esprimere con il nome Four Seasons One Day?
Il nostro nome prende spunto dal famoso detto inglese “four seasons in one day” che significa letteralmente “quattro stagioni in un giorno”, ovvero “oggi è successo un casino” ahahah… Ci sentiamo molto vicino al nome scelto proprio perchè essendo in 4 ed essendo 4 ragazzi diversi a livello di personalità ed identità ci sentiamo parte di un totale chaos che però ci unisce e ci spinge ad andare avanti giornalmente.

Parliamo subito del vostro background musicale: da che parte stanno i Four Season One Day?
Non ci è molto chiara la domanda, la nostra musica rispecchia ciò che siamo. Forse siamo dalla parte delle persone vere, di chi fa musica col cuore per esprimere se stesso, quella è la cosa principale e fondamentale, esprimere se stessi al meglio e nel modo più vero possibile! E’ chiaro che ognuno di noi nella band proviene da ascolti semplicemente e prettamente Hardcore melodico, chiunque tra di noi conosce i Nofx, chiunque tra noi conosce i Green Day per dire… ma è anche chiaro che andando avanti nel tempo ognuno di noi ha prediletto degli ascolti che molto spesso non sono stati uguali per tutti, chi più Hardcore come Valerio il nostro chitarrista cantante e come anche Daniele il nostro batterista, che tra l’altro sono i più “irruenti” i più “pazzerelli” della band, chi più soft magari più sul melodico anni ’90 tra le varie scie emo come il nostro bassista Pietro… questo non implica quindi star solo da una parte, noi crediamo che l’importante sia fare del proprio meglio e creare la propria identità senza copiare, essendo e rimanendo se stessi.

Sappiamo che siete reduci da un bellissimo tour europeo con i vostri amici ONODA. Raccontateci come è stato questo primo tour e che significato ha per voi portare la vostra musica fuori dalla nostra penisola (e nel vostro caso isola).
Il tour è stata un’esperienza fantastica ed è stato bello condividere tutto ciò coi nostri amici Onoda. Quando tempo fa Turi ci propose di iniziare a collaborare con lui, e ci disse che ci avrebbe aiutato facendo un tour anche per noi, beh è stato il “notizione” che aspettavamo da tempo, no? Chi non vorrebbe andare in tour in Europa? È sempre stato il nostro sogno viaggiare e far conoscere la nostra musica, e quindi noi stessi, a più gente possibile. Essere in tour è un’emozione indescrivibile e dopo aver affrontato questa avventura per la prima volta non vediamo l’ ora di farlo ancora.

In Europa la scena è più attenta e partecipe o non avete trovato grandi differenza?
Suonando in Europa ci siamo sentiti parte di una scena che non si limita ad essere locale, bensì si allarga fino a diventare una “macro scena”. Le differenze si notano, eccome se si notano, anche la più piccola delle organizzazioni fuori all’estero è precisa, schematica, nulla è lasciato al caso ed una cosa in particolare ci ha colpito, gli orari! Al contrario dell’Italia gli orari sono rispettati in modo precisissimo, e i concerti iniziano e finiscono tutti ad orari ragionevoli, nulla comincia all’1 di notte o cose del genere anzi al massimo finisce tutto alle 23:30 per lasciar spazio al resto della serata o per permettere a chi magari lavora o studia l’indomani di tornare a casa presto! Il tour e un esperienza fantastica, ti lascia delle grandi storie dentro e ti fa crescere, ti permette di capire che strada prendere sul serio.

Tutti Morti perché ?
Nasciamo e viviamo in modo esageratamente stereotipato! Siamo molto giovani noi, ok questo e chiaro ma noi stessi notiamo quanta monotonia ci sia nel modello di vita media d tutti i giorni soprattutto qui nella nostra nazione. il titolo tutti morti è quasi uno stimolo, uno spunto per poter vivere quindi al meglio le cose pensando a cosa c’è attorno a noi e non lobotomizzandoci, bloccandoci, non facendo girare le rotelle che abbiamo nel cervello! Tra le cose buffe? Abbiamo scoperto che Cant il cantante degli Onoda e alcuni amici del suo giro “Riminense” hanno tatuato addosso questa frase, pazzesco!

Palermo… la vostra città natale, quando è importante per voi far parte di una scena che vanta nomi come Values Intact, Whales Island etc…?
Ci sentiamo onorati a far parte della scena di Palermo la quale ha contato nomi di ottime band, soprattutto nel passato. Speriamo che la storia si possa ripetere, e che Palermo possa di nuovo valersi di ottime band che possano portare avanti la loro passione, i sogni in cui credono… Insomma attendiamo che quel ricambio generazionale che deve esserci e non dovrebbe, che deve esserci, si avveri al 100%. Noi ce la stiamo mettendo tutta.

Indelirium Records ha rilasciato il vostro ep Tutti Morti in formato digitale tramite iTunes, Amazon ed altri store. Quando è importante oggi essere presenti sul web e soprattutto sentite la mancanza di una uscita fisica, come il vecchio supporto cd-audio?
Ad oggi distribuire i propri lavori sulle piattaforme digitali è essenziale. Questa cosa vanta di pregi come la possibilità con un click di poter scaricare, ascoltare i lavori di un gruppo, ma è quasi estinto l’ascolto e l’acquisto dei cd e dei vinili e così via. Noi siamo cresciuti ascoltando i dischi di tutte quelle band che amavamo e ne sentiamo tantissimo la mancanza. Negli ultimi tempi il concetto di “disco” si è completamente mutato, c’è da dire che il vinile negli ultimi anni e tornato un po di moda, questo e positivo anche per questo a luglio usciremo in vinile, vedremo!

Oggi che prospettive può avere una band Punk Rock. Avete dei progetti futuri e sogni nel cassetto?
Grandi prospettive, grandi sogni e grandi aspettative. Il nostro sogno più grande è quello di poter girare il mondo grazie alla nostra musica e vivere di essa, che poi penso sia il sogno di tutti quelli che come noi lo inseguono. Molto spesso bisogna rimanere con un piede per terra, esistono tantissimi gruppi Punk Rock e farsi notare non è affatto facile soprattutto in Italia, questo non implica fasciarsi la testa e smettere di fare, anzi!

Avete dieci battute per salutare i vostri fan.
Ringraziamo tutti quelli che ci seguono e che sentono vicina la nostra musica e ricordiamo che il nostro disco è disponibile su tutte le piattaforme online, ascoltabile gratis su Spotify e disponibile in copia fisica ai nostri concerti. Grazie mille a  Emiliano Amicosante (Indelirium Records Boss) per l’opportunità data riguardo l’uscita del disco in digitale e Rockambula per l’intervista concessaci.

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Nazario Di Liberto – Stasi

Written by Recensioni

Nella retrogradazione la voce conseguente inizia con l’ultima nota della voce antecedente e il tutto procede al contrario, mantenendo comunque un significato comprensibile. Comunemente questo processo è denominato anche reverse e Nazario Di Liberto, giovane musicista palermitano, usa questa tecnica nel suo album, che a leggere il titolo sembrerebbe tutto l’inverso di ciò che ho appena affermato: Stasi, uscito nel 2012, primo lavoro ufficiale, ma in realtà secondo, uscito dopo Il mio più bel colore, del 2009, mantenuto ben custodito nel cassetto.

Stasi racconta la salita, la montagna, il percorso, Palermo e gli occhi silenziosi di un osservatore esterno. L’inizio avviene con l’”Apertura, brano che per due minuti e mezzo esplora le possibilità sonore post-rock, con una chitarra lineare, sempre presente e un battito che accompagna al secondo brano “Ipernatural World”, stessa intenzione, stessa chitarra e vocalità quasi sussurrata, che in tutto il lavoro (a detta dello stesso autore) parte dal siciliano per arrivare all’arabo. E in “Fortuna 0,407”la sonorità si apre, assieme alla vocalità, molto simile all’indie italiano, tipo Afterhours, molto più di quanto forse si vorrebbe. Il testo, invece, sfiora il minimalismo con la frase “Io penso che la tua fortuna può cambiare”, concetto chiaro e contemporaneo dato che la fortuna cambia quasi di continuo. Come cambiano gli arpeggi della chitarra di Nazario, nato chitarrista quasi per caso, che in “E Lillo piange_1” si sofferma per quaranta secondi, come su un’ immagine frenata, su un’intenzione melodica, molto piacevole e riconducibile a qualche musica da film. Il numero cinque invece è la vetta, “Stasi”, brano che da titolo all’album, nel quale i colori rock si fanno più percettibili e le lingue si fondono in testi sempre minimali, che forse non servono tanto per esprimere un pensiero se vogliamo complesso, tangibile e forse, dalle percezioni che arrivano, non tanto felice, alla Depeche Mode. Si ritorna a “E Lillo piange_2”, breve melodia di 46 secondi, che non aggiunge e non toglie niente. A differenza di “Altitudine 23,975”, settimo brano, lungo più di otto minuti, nel quale è protagonista un arpeggio dissonante accostato  a melodie sintetizzate, che cambiano allo sforare del quarto minuto, in un’atmosfera più cupa, che potrebbe dare, secondo me, ancora tanto: nel migliorare il volume e nel definire di più il significato delle tastiere, da un lato, e del concetto melodico, dall’altro. Ogni brano, come ogni melodia al mondo, potrebbe cambiare nel tempo e migliorare, come in questo caso.
“As Spiders i Walk Over The Walls” è il penultimo brano in scaletta, uno dei più interessanti, che racconta bene il titolo stesso attraverso le atmosfere, assieme a “Libera (Caduta in Amore)”chechiude l’album Stasi.  Album che contiene molti pregi nelle chitarre, nei colori e nelle intenzioni, ma non nei testi, volutamente corti che andrebbero sviluppati oppure un tantino rivisti, per colpire ancora più affondo quelle emozioni che al giorno d’oggi sembrano essere tutte uguali, serene, sorridenti e spiattellate sui social network. Emozioni che solo l’arte può riscoprire.

Un esordio, quello di Nazario Di Libero, che da un certo punto di vista stupisce, non certo per il nome da nerd, ma per l’idea e la voglia di sperimentare.

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