Nordgarden Tag Archive

Leo Pari

Written by Interviste

Cantautore e produttore, il romano Leo Pari diventa sempre più protagonista della scena indipendente capitolina con l’uscita della seconda compilation che prende il nome dalla sua etichetta. Gas Vintage Super Session Volume 2 mette insieme, in una serie di esibizioni live, alcuni importanti artisti del panorama emergente e mette tutto a disposizione in maniera gratuita, con un totale spirito di condivisione artistica. Lo abbiamo incontrato per farci raccontare come nasce questa compilation e per parlare anche di tante altre cose.

Gas Vintage Super Session Vol.2. Di che si tratta?

Ciao Ragazzi. GVSS Vol.2 è il nome di un grande party che dura un anno e che si tiene presso i Gas Vintage Studios. Per il secondo anno di seguito abbiamo avuto il piacere di ospitare tanti amici musicisti che sono passati per Roma e che hanno voluto regalarci un pezzetto della loro musica. Una “compilation” quindi, per usare un termine un po’ anni 80, di registrazioni prettamente live avvenute tra ottobre 2013 e marzo 2014.

La Gas Vintage è una piccola etichetta, con un grande nome alle spalle, che sa fare grandi cose. Come ci riuscite, anche ma non solo, economicamente?

Facile, basta lavorare 36 ore al giorno e le cose vanno da sé. Battute a parte, lo studio di registrazione è un mezzo che permette di racimolare qualche soldino in più, e piano piano, una mollichina alla volta, si riesce ad avere piccole cifre da investire in progetti in cui crediamo. Ma questa è solo parte del lavoro, bisogna poi fare un buon lavoro di ufficio, cercare di organizzare gli eventi giusti nei luoghi adatti, e soprattutto cercare di dare la miglior visibilità possibile alle band che lavorano con noi.

Quali artisti avete nel vostro roster?

Gli artisti che abbiamo prodotto finora, oltre ovviamente al sottoscritto, sono: Discoverland, progetto di Roberto Angelini e Pier Cortese che nel 2015 uscirà con un nuovo album, San La Muerte e TheeElephant. Ma nella prossima stagione allargheremo la rosa dell’etichetta con due nuove entrate molto gustose, i B.M.C. che si sono appena esibiti sul palco di Arezzo Wave, e Davide Lipari aka One Man 100% Bluez e forse qualcos’altro.

Che differenze ci sono, oltre ai nomi, tra volume uno e volume due?

Diciamo che la filosofia delle 2 compilation è più o meno la stessa, mettere insieme artisti che ci piacciono e che hanno voglia di venire a farci un saluto. Sicuramente il primo volume ha un sapore più Folk, i brani di Dellera, di Francesco Forni e Ilaria Graziano, di The Niro, di Emma Tricca e di tutti gli altri che hanno partecipato al Vol.1 sono stati selezionati anche in base al sound morbido e acustico che esprimevano. In questo secondo volume invece abbiamo cercato di dare spazio a sonorità più Rock, in tutte le sue accezioni, passando anche per il Rap di Kento and the Voodoo Brothers, ma anche per il Pop raffinato di Alì, senza tralasciare la nostra passione per un certo tipo di Folk con Iacampo, Nordgarden e Bea Sanjust.

Tra i diversi artisti che fanno parte dell’album troviamo Eva MonAmour , Kutso, Selton, Boxerin Club e tanti altri ancora. Con quale criterio sono stati selezionati questi musicisti?

Come dicevo poco sopra, il criterio è un misto di accostamenti artistici e passione per la musica, ma anche di amicizia personale con molti di questi artisti. È un po’ come quando vuoi fare una festa e scegli chi invitare

Un saluto e un arrivederci a presto. C’è qualcosa che avrei dovuto chiedervi ancora?

È importante dire dove si possono trovare le due compilation. Sono in download gratuito da www.gasvintagerecords.com, buon ascolto!!

Read More

Nordgarden: quasi pronto il nuovo album “Dieci”

Written by Senza categoria

L’amore per l’Italia da parte di musicisti norvegesi ha origini lontane e risale ad almeno a un decennio fa. Era difatti il 2003 quando Terje Nordgarden, da Hamar, approdò in quel di Bologna forte della sua chitarra e di una passione viscerale per Springsteen, Dylan, Nick Drake, Elliot Smith e tutto quanto ha fatto grande il songwriting in lingua inglese nel secolo scorso. Oggi Nordgarden festeggia i dieci anni in Italia con Dieci, che raccoglie dieci riletture di brani in italiano scritti da artisti che con lui hanno condiviso la strada o semplicemente canzoni tanto intense da meritare ancor più visibilità di quella che fino ad oggi hanno avuto. Il tutto arrangiato secondo le traiettorie sonore che in un decennio hanno contraddistinto il viaggio musicale di Nordgarden, tra folk, rock, jazz, senza dimenticare un’indole pop nobile ma verace, da autentico crooner di strada, che proprio in un lavoro come questo emerge in tutta la sua forza emotiva.

Read More

Pierpaolo Marino – Otto Brevi Racconti

Written by Recensioni

Il cantautore marsalese Pierpaolo Marino esordisce con questo bellissimo full lenght album, Otto Brevi Racconti dal titolo alquanto insolito in quanto ogni singola canzone dura almeno tre minuti risultando quindi in linea con lo standard dei suoi colleghi nazionali. Un disco dal sapore sempre intenso, che, come un buon vino di annata appassiona in ogni goccia un sommelier, riesce a conquistare l’ascoltatore in ogni singola nota. La voce dal timbro caldo di Pierpaolo Marino, che condivide solo il nome con l’omonimo dirigente di calcio (di cui se siete appassionati del settore ricorderete le gesta), non delude mai l’ascoltatore sempre ben incastonata in melodie sonore che gridano al miracolo (pur ricordando a volte quelle dei Tiromancino).

L’album è infatti un viaggio di otto tappe vissute  a osservare il mondo attorno, per poi ritrovare se stesso, rude quanto basta, mai complesso negli arrangiamenti ma sempre elegante nello stile e nella pennata chitarristica. Otto Brevi Racconti è stato interamente registrato e mixato da Fabio Gencopresso il Vicolo Recording (Nordgarden, Cloudsina Pocket, Black Eyed Dog, Bananalonga) ed è ancora più prezioso grazie alla presenza di  alcuni amici musicisti quali Carmelo Pipitonedei Marta Sui Tubi (che avete potuto ammirare sul palco dell’ultimo festival di Sanremo), Paolo Tedesco / Cloudsina Pocket e lo stesso Fabio Genco. Canzoni che esprimono libertà, senso di malinconia e felicità simultanee con versi che parlano di solitudinie amori, di drammied infanzie, di inquietudinie di dolcezza.

“Croce Del Sud” è quel piccolo capolavoro che raramente ti aspetteresti da un esordiente, curatissima in ogni singolo dettaglio ed arrangiamento, come anche l’allegra e vivace “Due Merli”  tint a inizialmente dal sapore di old wild west e poi da note di gaberiana memoria. Otto racconti sonori, tutti diversi l’uno dall’altro insomma, sia liricamente sia musicalmente, ma legati indissolubilmente da un unico filo conduttore: la bravura di un nuovo talento che se saprà ripetersi nella seconda prova farà certamente molta strada. Personalmente sarei pronto a scommettere su di lui anche l’intero conto in banca, perché benché sia difficile superare in qualità un lavoro del genere, Pierpaolo Marino ha tutti i mezzi per poterci riuscire.

Avanti così!

Read More

Nordgarden – You gotta get already

Written by Recensioni

Tarje Nordgarden è l’artista Norvegese che a trovato l’America in Italia; non è un’illazione progettata ma pura e veritiera constatazione giacché il cantautore ha sempre mirato le sue coordinate vitali nel nostro paese ed oramai fa parte quasi dell’architettura artistica adottiva che l’underground nostrano da tempo va effigiandosi orgogliosamente; “You gotta get already” è la nuova macchina sensoriale che l’artista mette in campo, un  immaginario di folk umorale, soul looner e romanticismo decadente che si pasce deliziosamente di un’Americana slowy che è – in definitiva –  una scelta artistica ben definita, quel candidamente “sorpassato” che fa tanto, ma tanto freschissimo e di primo taglio.

L’artista gode ormai di un nutrito seguito, moltissimi godono del suo suono e della sua timbrica “di frontiera”, del suo accattivante “comunicare” in espansione, un mestiere – il suo – costruito dopo innumerevoli viaggi, sogni e concretezze, e le sue composizioni,   anche se potrebbero suonare uguali, nell’insieme funzionano a meraviglia, e quindi, il problema che certi detrattori cercano di lanciare non si pone minimamente; dieci tracce che posseggono quella bella liquidità stilistica che certamente non si confà per orecchie blindate, leggeri tocchi easy di chitarra sausalita “Leaving”  contornano quella dolce propensione all’essenzialità, fuori dei marchingegni complessi  e dentro quella forbita capacità di andare a “zonzo” per stili e modulazioni, vicino al blues, al fianco del country carrettero “Schiphol blues” ed un passo avanti del soul “Fool to let you go” e del rhythm & blues “You gotta get ready”.

Un disco che ha la faccia a metà tra il nero ed il bianco, senza dualismo, in perfetta armonia e sincrono con lo spirito acustico di chi viaggia col corpo e con la mente, con derive nel musical step “These lovesick blues” e magnifici atterraggi sopra le ali della solitudine SpringsteenianaSome work on you” e delle lacrime Southern Hiattiane che in “Why would she go” lasciano il segno della vertigine; Nordgarden  anche in questo giro da una grande lezione d’arte cantautorale, arte che fa nascere e mantiene in vita tra le trappole dell’esperienza come un coyote solitario, slide e arpeggi, dondolii e armoniche, piani cristallini e il tremore ricostituito di Buckey Jr fanno compagnia a questa poesia composita racchiusa dentro un cerchio plastificato, dentro un cd innalzato a capolavoro dal sangue vintage.

Read More