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Grenouille – L’indie rock non esiste! –

Written by Interviste

I Grenouille sono una delle band più attuali del momento, tra fighetterie rock e cose del genere abbiamo scambiato qualche punto di vista con il frontman Marco Bugatti. Musica assaporata come del buon vino e il sistema indie italiano che non esiste. Ecco di cosa abbiamo parlato…

Ciao e ben trovati sulle pagine web di Rockambula, come stanno artisticamente (ma anche fisicamente) parlando i Grenouille?

Molto bene, grazie. La scelta di autogestire la realizzazione e la promozione del nostro progetto musicale si è dimostrata vincente. Abbiamo ricompattato la formazione attorno a Fabio, il nostro batterista storico e questa cosa ci ha dato una spinta dal punto di vista artistico. Fisicamente tutto ok.

Da poco tempo è uscito il vostro secondo disco Il Mondo Libero, è tempo di iniziare a tirare qualche somma oppure lasciamo passare altro tempo? Prime impressioni?

Possiamo già tirare qualche somma. Abbiamo voluto scrivere un disco vintage, vecchio stile, come i dischi degli anni 60 e penso che ce l’abbiamo fatta. Siamo soddisfatti del risultato e il disco sta piacendo moltissimo alla critica e al pubblico. Certo, non è un disco immediato, è un disco che va assaporato piano, e si impara ad apprezzare di piu’ dopo un po’ di tempo… Come il buon vino

Dalle critiche al disco emerge subito un suono molto più morbido rispetto al precedente disco, cambiamenti in corso nel sound dei Grenouille?

Sicurame in questo disco emerge anche un lato del nostro sound più morbido, più classic rock, a tratti cauntautorale. E’ una cosa stavamo cercando di fare da tempo, e siamo contenti di aver scritto pezzi come La Droga Più pesante, o come Solo per te Stesso. Tuttavia non abbiamo abbandonato il nostro lato hardcore e nel disco ci sono anche pezzi come D.S.M. o Reality Show o Sulla Linea di Confine che sono quelli che suoniamo più volentieri nei live elettrici. Questo continuo passare da un’atmosfera ad un’altra ti permette di vivere il disco come un viaggio, come la trama di un film, che si chiude con l’ultima traccia,  La Fine del Mondo, i titoli di coda.  Un film sulla nostra attuale realtà e sulle storie che stiamo vivendo. Quel sound rende il film interessante.

Il Mondo Libero possiamo considerarlo un disco della maturità? Dopo due dischi sarebbe strano sentirsi già maturi…

No, a mio parere, no. E’ stato un bellissimo esperimento, molto ben riuscito, realizzato in una situazione molto particolare. Penso che non abbiamo raggiunto ancora la sintesi del nostro suono e del nostro modo di scrivere. Ma non è importante soltanto la meta da raggiungere, ma anche la strada…

Lasciamo stare le recensioni, cosa vuole esprimere questo lavoro? Almeno cosa avete cercato di trasmettere?

Abbiamo cercato di dare uno spaccato di questi ultimi anni, dal nostro punto di vista. In questo disco ritorna molto il tema del controllo, ma anche della liberazione… Ci sono ritratti di persone con emotività al limite del patologico..c’è ironia, rabbia, emozionalità e speranza. Le cose che ci siamo visti succedere attorno ma anche dentro di noi.

Siete una delle band con maggiore potenziale attualmente, almeno secondo noi di Rockambula ma non solo, cosa dobbiamo aspettarci dai Grenouille?

Beh… attualmente stiamo lavorando a un decreto legge per cambiare il nome ai rimborsi elettorali e farli risultare come “Meritati Extra per gli Alcolici e la Marjuana”, tutto questo in previsione della nostra imminente salita in politica.

Nell’ attuale società dov’è rivolto il disgusto dei Grenouille? Musica, politica, attualità. Insomma cosa vi fa schifo?

Ci fa schifo chi, con malcelata arroganza e comportamento da setta, cerca di controllare le cose e di uccidere qualsiasi opportunità in questo paese. Dalle associazioni proto  religiose come Comunione e Liberazione, ai partiti truffa come il PDL ma anche ai nostalgici della Rivoluzione che rifiutano di accettare che il mondo è andato avanti e bisogna aggiornarsi. Vediamo tante persone addormentate e anestetizzate dalla televisione e dalla rappresentazione che i media fanno,di un mondo irreale, allo scopo di distrarre l’opinione pubblica. Vediamo a volte un calo di interesse verso le genuine forme di espressione e di rappresentazione artistiche territoriali, e questo ci dispiace molto. Noi pensiamo che “gli artisti usano le bugie per dire la verità mentre i politici per coprire la verità.”

Sistema cosiddetto indie italiano, voi come vedete questo fenomeno e da che parte state?

Stiamo fuori. Il sistema indie italiano non esiste. Non è un movimento artistico o musicale.

Il disco perfetto del passato a vostro gusto? Naturalmente roba italiana.

Questa domanda è sempre difficile… Se tu me la facesi una volta a settimana ti risponderei sempre diversamente a seconda del mio umore…

Oggi ti risponderei “Quello che non c’è” degli Afterhours.

Progetti futuri? Sorprese, novità?

In questi giorni stiamo arrangiando un pezzo nuovo che si intitola “Che lavoro fa Dyana?” e stiamo ricominciando a scrivere roba nuova…. Presto uscirà il video del La Droga Più Pesante, e naturalmente siamo in giro a suonare il nuovo disco. Cercateci su Facebook, oppure trovate i concerti su www.grenouille.it

Un saluto, questo è lo spazio per liberare quello che avete dentro.. Fatevi pubblicità…

Saremo a Monza, a Torino, Acqui Terme, Novara  Legnano e in Sardegna, e in primavera in giro per l’Italia.

Alzate il culo.

 

 

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Grenouille – Il Mondo Libero

Written by Recensioni

Il Mondo Libero dei Grenouille è un disco senza pudore, rock acido, bastardo e spregiudicatamente commerciale. Avete capito bene, l’ultimo disco dei Grenouille è decisamente rock commerciale. Lasciamo stare la loro esplosiva verve grunge d’oltreoceano, un tempo forse erano così, adesso credono di essere maturati a tal punto da poter scalare le classifiche, i chitarroni scendono di potenza per dare spazio alla melodia. Sia chiaro che per melodia teniamo sempre presente la leggerezza di una ex band grunge, per quello che si può. Chi ricorda l’esordio discografico dei Grenouille di Saltando dentro il Fuoco (2008) farà sicuramente fatica ad ascoltare il disco per l’intera durata senza imprecare violentemente contro il trio milanese, il nervosismo andrebbe controllato e l’album gustato con la giusta attenzione. Bestemmie anche nei miei confronti. Invece Il Mondo Libero inizia a scoprire pian piano le proprie carte dimostrandosi sempre più un ottimo lavoro, la metodica d’esecuzione è molto più tagliente del precedente disco e la cura dei testi (nel 2012 non potrebbero che essere di protesta) provoca un attenzione insperata.
Ma lasciamo stare il primo disco ed evitiamo stupidi quanto improbabili paragoni (anche se inevitabili) e concentriamoci sul disco attuale. Si parte subito forte con D.S.M., le intenzioni vengono subito messe sul tavolo e il Papa fresco di profilo Twitter si becca la prima frase ad effetto del disco:”E quanto il vaticano ce l’ha messo dentro l’an(o)ima?”.

Arriva una rivisitazione di Poveri Cantautori di Jannacci rinominata e modernizzata in Poveri Suonatori. Sinceramente in questo periodo non apprezzo chi suona la roba d’altri anche se completamente rivisitata, vabbè sono soltanto capricci personali.
Binario 21 rappresenta il pezzo simbolo del cambiamento stilistico dei Grenouille, molto morbido, orecchiabile ma allo stesso tempo soddisfatto di essere parte integrante del disco, come dire che soltanto gli stupidi non cambiano mai idea. Molto cantautorato e testi curatissimi, vengo ancora una volta a ribadire l’importanza dei testi nell’intero cd, quasi del tutto fondamentali oserei dire. Ma nonostante tutto questo la musica non cade mai in disgrazia, anzi, è sempre ossatura portante, immediata. Ma adesso mi sto stufando della classica analisi delle canzoni, arriviamo dritti dritti dove dobbiamo arrivare. Arriviamo al cuore del disco, al primo singolo estratto, arriviamo a La Droga più pesante. La prima volta che ho ascoltato questo brano ero indeciso se ridere o piangere, insomma, non sapevo proprio con quale spirito affrontare questo pezzo. Il secondo ascolto in macchina è stato traumatico veramente, un forte mal d’auto s’impossessava velocemente del mio corpo. Tutto si metteva per il peggio, il testo sembrava scritto da un quindicenne con problemi di seghe, la musica non sapeva di niente e il ritornello dei peggiori Sanremo.
Il terzo ascolto risulta decisivo, questa canzone è un opera d’arte del rock pop italiano, e non è assolutamente uno scherzo. Il testo diventava geniale, la musica perfetta e il ritornello addirittura emozionale. Ecco come cambiano improvvisamente le cose. I Grenouille sanno cambiare pelle velocemente, si staccano furiosamente da tutto quello che possa etichettarli, si sentono talmente liberi da far uscire Il Mondo Libero sotto un etichetta di loro creazione, la Milano Sta Bruciando Records.

Poi il disco scivola tutto via bello come dovrebbe scivolare. Il Mondo Libero dei Grenouille spacca il confine tra nicchia e popolare, la musica è prima di tutto benessere dell’anima. Chi non cura la propria anima muore stronzo e insoddisfatto.

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