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ITALIANS CHOOSE IT BETTER | i migliori live al Primavera Sound 2018 secondo gli artisti italiani

Written by Eventi, Interviste

In vista dell’uscita della famigerata timetable, ho chiesto ad alcuni musicisti – ai miei preferiti, obviously – di darmi qualche dritta sugli act da non perdere quest’anno, suggerimenti da parte di addetti ai lavori che potessero aiutarmi anche a scoprire qualcuno tra i nomi meno noti in cartellone.

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Punkreas: svelata la copertina e i primi ospiti di Radio Punkreas

Written by Senza categoria

“Sotto Pressione” (Africa Unite) feat Bunna, “La Ballata del Pittore” (Enzo Jannacci), “Poliziotto” di e con Alberto Radius e, da poche ore, “Nuova Ossessione” (Subsonica) feat. Samuel sono le prime tracce di Radio Punkreas svelate nella campagna virale iniziata da pochi giorni sul facebook dei Punkreas.
Radio Punkreas (in uscita il 10 Giugno per Canapa Dischi) è un disco di cover di canzoni italiane che rappresenta un tuffo nella memoria sonora della band, pensato per portare in superficie alcuni frammenti sparsi della loro identità: musicale e non. Una straordinaria raccolta per festeggiare 25 anni di storia sui palchi di tutto lo Stivale. E questo venerdì 30 Maggio i Punkreas ritornano a grande richiesta in tour con uno spettacolo completamente nuovo. Ci sono anzitutto i brani di Radio Punkreas. A questi brani vengono accostate alcune b-sides, cioè canzoni dei Punkreas che – per i motivi piú diversi – sono state raramente o addirittura mai inserite nel live pur meritando maggior esposizione. Ecco a seguire le prime date confermate del tour che proseguirà per tutta l’estate.

punkreas

ECCO LE PRIME DATE DEL “RADIO PUNKREAS” TOUR:
30.05 DESIO (MB) – VILLA TITTONI
07.06 LEGNAGO (VR) – SOUNDVITO
13.06 MEDICINA (BO) – MEDICINA ROCK FESTIVAL
20.06 BOGOGNO (NO) – FESTA DELLA BIRRA
21.06 MESERO (MI) – FUSTOCK / MESERO LOVE FESTIVAL
05.07 GRIGNANO (BG) – EASY RIDER FESTIVAL
25.07 COSSERIA (SV) – MACHETE FEST
02.08 PINARELLA DI CERVIA (RA) – ROCK PLANET
10.08 TREVISO – SUONI DI MARCA
29.08 TRESCORE (BG) – FESTA BIRRA E MUSICA

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EUA – Tanto Valeva Viver Come Bruti

Written by Recensioni

Secondo disco ufficiale per i parmensi EUA, il disco chiamato Tanto Valeva Viver Come Bruti esce addirittura sei anni dopo il precedente. Quattordici canzoni (e sono tantissime) di musica irriverente e demenziale, puro divertimento per scollegare il cervello. Loro si definiscono alfieri del Folk-Punk-Swing. E di questi tempi rendersi leggeri aiuta a superare i problemi con più facilità. E non è poco. “Capolinea” inizia il disco con una simpatia intelligente, testo attuale e ricordo alla teatralità artistica di Giorgio Gaber. Ci sentiamo subito a nostro agio e Tanto Valeva Viver Come Bruti presenta tutte le buone premesse per farsi ascoltare con piacere. Tra l’altro il brano in questione rappresenta il singolo di lancio dell’intero lavoro discografico.

Ritmi caldi e solari in “Extrasistole”, sembra di trasferirsi in in sud America per il clima caldo dei riff. Ballabile. I problemi reali dell’essere umano sono considerati molto nei testi degli EUA, soprattutto la condizione psicologica ripresa in brani come “Ingranaggi”, l’alienazione è il pericolo più grande dal quale bisogna ripararsi, le macchine sostituiscono la manualità dell’uomo ma non possono certamente sostituire i sentimenti. Nei momenti successivi inizio a provare qualche difficoltà nell’ascolto, non riesco a calarmi nella demenzialità con cui vengono affrontati alcuni tipi di argomenti. Avrei preferito testi spensierati ed emotivamente poco coinvolti, non tutti possono essere Enzo Jannacci. Esiste un equilibrio sottile tra serietà e demenzialità, rimanere seri scherzando riesce soltanto ai grandi artisti. In molti casi si rischia di scendere nella banalità più assoluta, una musica piacevole che lascia il tempo che trova. Niente di più. Che poi tecnicamente è suonato egregiamente è un altro discorso. Una svolta verso il piacere arriva durante l’ascolto di “ Decalogo”, colgo molta intimità nel pezzo, qualcosa di diverso rispetto alle precedenti canzoni. “Antimondo” prende vita grazie ad una frase del fisico Stephen Hawking, brano semplice e lineare che strizza l’occhio alla classica musica leggera italiana. E fino a questo momento di Punk ne ho trovato ben poco, ma non posso certo nascondere l’animo festoso della band. “Il Mallo” parla dei sintomi post sbornia, il giorno dopo è letale per tutti, un passo ben tirato nella ritmica con concretezze sonore poco evidenti. Comunque sia divertente. Il kazoo prende il merito della diversità in “La Cena Dei Peracchi”, un basso ben assemblato ma “vecchio” decide i tempi da seguire. Un brano che vuole apparire triste, “Fuori dal Tempo” sembra appartenere a tutt’altro disco. TVVCB si chiude con la cantautorale “Storia”, molto stile Guccini nel cantato, diversamente interessante nonostante non sia nulla di così originale. Ma poi non cercavo niente di originale, avevo bisogno di divertirmi e mi sono divertito se non fosse per un durata complessiva di quattordici pezzi. Una scelta molto pesante, troppa carne gettata nel fuoco. C’è materiale per quasi due dischi distinti anche nel genere. Gli EUA sono stati dei simpatici compagni di viaggio ma subito dopo rimanevo senza la voglia di scherzarci nuovamente. La musica dovrebbe conquistare senza forzature, il secondo disco degli EUA in buona parte sembra essere forzato.

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Edoardo Cremonese – Siamo il Remix Dei Nostri Genitori

Written by Recensioni

Edoardo Cremonese torna con il suo secondo disco lasciandosi alle spalle il moniker di Edo, Edoardo Cremonese presenta il suo ultimo lavoro Siamo il Remix Dei Nostri Genitori. Il cantautorato italiano vive il proprio momento di gloria, o meglio, tanti decidono di fare il “cantautore” e tanta roba brutta e fortemente sopravalutata dagli addetti ai lavori non sempre coerenti con la qualità effettiva del prodotto finisce maldestramente nelle nostre orecchie prendendo il sopravvento sulle produzioni che meriterebbero davvero. Edoardo Cremonese prende la propria musica e la porge in maniera leggera, un ascolto poco impegnativo alla portata di tutti mantenendo sempre una linea impegnata nascosta dalla genialità dei testi e dalla freschezza della musica. Nel disco Siamo il Remix Dei Nostri Genitori tutte le qualità del cantautore vengono fuori in maniera netta, persino la mai nascosta predilezione per la musica del maestro Enzo Jannacci, un lavoro impreziosito dalle tante partecipazioni di artisti come Lodo Guenzi (Lo Stato Sociale), Nicolò Carnesi, Alberto Pernazza (Ex Otago). La copertina del cd è un quadro del pittore Carlo Alberto Rastelli raffigurante il ritratto di Cremonese. Bene, abbiamo fatto il nostro dovere di cronaca, ora pensiamo alla musica. Verrebbe subito da pensare che Edoardo Cremonese non vuole troppo prendersi sul serio giocando su un lavoro ai limiti del demenziale, per alcuni momenti pensavo fosse realmente così, mi sbagliavo. Sbagliavo alla grande. Siamo il Remix Dei Nostri Genitori racchiude al suo interno una quantità immensa di colori e teneri giochetti, una creatura bella nella sua semplicità. Il disco si apre con “Siamo il Remix Dei Nostri Genitori” (come il titolo dell’album), una canzone simpaticamente allegra che parla del passaggio di consegna del testimone dai genitori ai figli, tra gli anni ottanta dei Duran Duran e voglia di lasciarsi tutto alle spalle e partire per una vacanza. Poi “Super Eroi” e la sua orecchiabilità assoluta e la mia preferita “Samuele” con sonorità molto Beatles o comunque ballabilissime. Ritorno ad assaporare molta vivacità e nostalgia della mia infanzia quando arriva “Bagaglino” , il modo migliore per ridere sopra le cose, ricordate le mini figurine dei calciatori che uscivano nelle gomme da masticare? Qualcuno di voi possiede(va) quelle di Poggi o Volpi?
Nicolò Carnesi ad impreziosire “Il Re Nudo con le Vans, semplificazione in musica della metafora filosofica de “Il Re Nudo” avvistato per le strade di Palermo, non prendiamoci troppo sul serio.

Edoardo Cremonese rappresenta quella schiera di artisti che non dovrebbero mai mancare nella musica, quella inebriante musica a cui tutti dovremmo dare più attenzione per uscire fuori dalla pesantezza quotidiana con cui siamo costretti a fare i conti, io voglio legarmelo forte al dito questo lavoro. Oltre ad essere simpatico e soprattutto un buon disco di musica italiana, non lasciamoci ingannare dall’apparente semplicità, Siamo il Remix Dei Nostri Genitori è un album carico zeppo di emozioni di vita vissuta. Tutti dovrebbero ascoltarlo non lasciatevelo scappare.

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Enzo Jannacci è morto.

Written by Senza categoria

Settantasette anni e una lunga malattia alle spalle. Se n’è andato ieri alle 20:30, nella sua Milano uno dei più poliedrici cantautori d’Italia. Noi vogliamo ricordarlo cosi, insieme ad una altro grandissimo della nostra canzone:

 

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