Canzoni Contro la Natura Tag Archive

Top e Flop 2014, secondo i redattori di Rockambula

Written by Classifiche

Zen Circus + Dr. Quentin 21/03/2014

Written by Live Report

Il 21 marzo 2014 Streetambula (la costola di Rockambula che si occupa di eventi live per artisti emergenti) sbarca in territorio pescarese affiancando un proprio artista, Dr. Quentin, agli Zen Circus, terzetto pisano attivo dai primissimi anni 90 nell’affollato panorama indipendente italiano, presso una venue di tutto rispetto come il Tipografia di via Raiale. Sbrigate le formalità burocratiche al botteghino, giungo finalmente in prossimità del main stage; il tempo di gustare (si fa per dire) la classica birra annacquata e scambiare quattro chiacchiere con il numeroso pubblico accorso ed ecco salire in scena il nostro beneamato Dr. Quentin, per l’occasione in versione unplugged (chitarra acustica e voce).

Quintozen

L’emergente artista sfodera con maestria dal suo repertorio a cavallo tra Reggae, Punk e Classic/British Rock, brani piacevoli e scanzonati come “What I Got”, “Sweet Dirty Music” e l’italianissima “Senza di Te”, proponendo in chiusura il roccioso quanto sperimentato cavallo di battaglia “Carry On”, vero e proprio mid tempo in puro stile QOTSA. Ottima presenza scenica, un’esecuzione tecnicamente impeccabile, tanto coinvolgimento ed ironica determinazione. Per quanto mi riguarda, é un si. Promosso a pieni voti. Dopo un cambio palco piuttosto snervante (prolungatosi per oltre mezz’ora), finalmente i tanto attesi Zen Circus, capitanati dal talentuoso chitarrista, cantautore e produttore discografico Andrea Appino. La compagine toscana, reduce dal recentissimo full length Canzoni Contro la Natura (La Tempesta Dischi, 21/01/2014) aggredisce immediatamente l’audience con un sound incisivo e compatto, egregiamente sostenuto da una sezione ritmica (il drummer/percussionista Karim Qqru ed il bassista Massimiliano Schiavelli) che, pur nella sua apparente linearità, viaggia indiscutibilmente a mille, il tutto condito dal poliedrico impianto chitarristico (si spazia dal Punk, al Folk cantautorale, giungendo infine all’Alternative Rock) di Appino.

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Complice la discreta acustica del luogo (l’unica nota negativa riguarda forse la presenza vocale, soffocata e pressoché indistinguibile per l’intera durata dello show, nonostante il cantato in italiano), gli Zen Circus offrono davvero un’ottima performance, ripercorrendo brani recenti (“Viva”, “Postumia”, “Canzone Contro la Natura”), e vecchi evergreen di sperimentato successo (“Nati per Subire”, “Andate Tutti Affanculo” e “Vent’anni”). Birra annacquata a parte, un piacevolissimo concerto, davvero. La prossima volta, però, mi attesto in prima fila, promesso.

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The Zen Circus – Canzoni Contro la Natura

Written by Recensioni

Cavalcare sempre la cresta dell’onda non è cosa semplice, soprattutto per una band ormai decennale e con sfracelli di dischi, progetti e collaborazioni alle spalle. Gli Zen Circus dopo un anno di silenzio volontario dedicato ad altre situazioni non mancano l’appuntamento discografico del duemilaquattordici (dove l’Indie italiano d’èlite sput(a)erà dischi a ripetizione) partecipando alla fiera delle uscite con il nuovo Canzoni Contro la Natura. Io sinceramente non ho mai capito cosa la gente si aspettasse dal Circo Zen, non capisco neanche quando venivano considerati questo eccelso prodotto, però capivo che mi piacevano e pure parecchio. Naturalmente il genio non vive eternamente dentro l’indole compositiva di Andrea Appino e compagni, ma una volta entrati nella loro dimensione scanzonata tutti gli altri ascolti che seguono perdono di lucidità. Penso più a Zen Circus come schiaffo all’ipocrisia culturale in Italia. Il precedente disco solista di Appino (Il Testamento) non aveva infiammato il mio cuore lercio da punk invecchiato ma mi aveva così poco coinvolto che quasi non riuscivo a spiegarmi la targa Tenco come miglior esordio. Canzoni Contro la Natura arriva proprio nel momento in cui avevo bisogno di spensieratezza musicale, non mi aspettavo stravolgimenti epocali, sapevo quello che avrei trovato. “Viva” primo singolo estratto dal disco mette subito le cose in chiaro, pezzo semplice e bastardo, il diretto interessato capisce subito quali saranno i compromessi dell’intero lavoro. Un buon lavoro di marketing e il gioco è fatto. Problemi relazionali in “Postumia”, siamo una società incapace di comunicare, un invito a guardarsi negli occhi suonato a  ritmi poco concentrati. “Il futuro me lo bevo per non pensarci” cantano i combattenti del Folk Rock. E anche qui spezzo quindici lance a loro favore. Title Track “Canzoni Contro la Natura” e reggetevi forte perché a parte il basso crepato come meglio non si poteva e un ritornello alla kiwi e melone il resto mi delude assai. L’arroganza degli Zen Circus dove è andata a finire? Pezzo molto potente che perde il controllo, poco istinto e tanta finzione. È destinata a diventare la Hit del disco. Voglia di fare “spessore artistico” in “Albero di Tiglio”, il testo e la voce di Appino prendono tutta la scena di una canzone dai riff mediocri che non lasciano niente di dolce in bocca, innervosisco davanti a questa necessità di sentirsi intellettuali. De Andrè volutamente ricordato in “L’Anarchico e il Generale”, viene subito alla mente “Il Pescatore” anche perché Appino non è affatto nuovo a questo genere di omaggi, già nel suo precedente disco da solista aveva composto il brano “La Festa della Liberazione” ispirandosi fortemente al brano di Dylan “Desolation Row”. Queste trovate artistiche sono da considerarsi perfette per paraculare l’ascoltatore, Appino mi piace. “Mi Son Ritrovato Vivo” è  il classico pezzo sornione alla Zen Circus, ci siamo capiti, niente da aggiungere. “Nessuno regala niente nemmeno l’onnipotente”. Arie Folk che sanno d’Irlanda. “Dalì” puzza di Western e non trovo la collocazione giusta per incastrarla, improbabile riempi disco al gusto di necessità. Non gradisco le forzature. Azzardano molto a fare i cantautori nonostante il risultato giochi a loro svantaggio in buona parte dei pezzi. Questi Zen Circus sono parecchio lontani dagli anni di Villa Inferno con Brian Ritchie, inevitabilmente gli anni passano per tutti e le idee iniziano a mancare. Canzoni Contro la Natura andrebbe preso e scremato per bene e ne uscirebbero fuori due dischi distinti, uno con voto dieci e l’altro con voto due. La media è sei, giusto Prof?

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Ecco le nuove uscite più attese del 2014!!! Prendete carta e penna…

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Evitando di farci prendere da facili entusiasmi, dai nostri desideri e di farci trascinare nel vortice delle “voci di corridoio”, cerchiamo di fare il punto su quelle che saranno solo alcune delle uscite più interessanti previste per il 2014, sia album che singoli ed Ep.  Dopo due anni o poco meno tornano i Maximo Park con il nuovo album Too Much Information in uscita a febbraio, insieme ai Tinariwen con Emmaar, a The Notwist e a St. Vincent. Ci sarà da aspettare molto meno invece per Metallica e il loro film documentario Through the Never e il nuovo full length Pontiak, INNOCENCE (28 gennaio), cosi come per il grande Mike Oldfield che dopo il non entusiasmante remix del suo capolavoro torna con Man on the Rocks (27 gennaio). Tra le tante raccolte che ci accompagneranno, da non perdere Original Album Series (24 gennaio) di Kevin Ayers e The Beatles con The U.S. Albums (21 gennaio).

Ci attende una svolta stilistica non indifferente e che non vogliamo anticiparvi, nel nuovo Alcest mentre segnatevi da qualche parte la data del 21 gennaio perché in uscita c’è il nuovo Ep di Glenn Branca, Lesson No. 1. Ci sarà non troppo da aspettare anche per vedere e leggere la recensione di Rave Tapes dei Mogwai mentre gli amanti dell’Idm si preparino al nuovo singolo targato Moderat cosi come i fanatici Ambient non dovranno aspettare molto per ascoltare  bvdub, già uscito nel 2013 (in coppia con Loscil) e prontissimo con un nuovo lavoro. Poche aspettative (eppure siamo molto curiosi) per il nuovo dei folli giapponesi Polysics, Action!!! (15 gennaio) mentre molte di più sono quelle per i Sunn O))) (che usciranno, quest’anno anche con Terrestrials, insieme agli Ulver) LA Reh 012 (13 gennaio). Per i fan più accaniti, annunciamo anche l’imminente uscita di Bruce Springsteen con High Hopes (10 gennaio) mentre proprio da due giorni è disponibile uno dei lavori più attesi, da noi amanti del Neo-Gaze, Cannibal singolo dei Silversun Pickups. Quasi dimenticavo anche l’ex Pavement, Stephen Malkmus & The Jicks con l’album Wig Out at Jagbags e poi Present Tense dei Wild Beasts.

Lasciamo per un attimo il panorama internazionale e guardiamo che succederà in casa nostra. Dente con Almanacco del Giorno Prima è pronto per gennaio. Con lui anche i Farglow, Meteor Remotes e gli Hysterical Sublime con Colours Ep. Tornano i Linea77 e speriamo che C’Eravamo Tanto Armati ne possa risollevare almeno un po’ le sorti. Quasi certa la prossima uscita per la ristampa di Da Qui dei Massimo Volume. Tra i lavori italiani più attesi non può mancare L’Amore Finché Dura, dei Non Voglio Che Clara mentre penso che si potrà fare a meno di ascoltare Omar Pedrini e il suo ultimo Che ci Vado a Fare a Londra, anche se un minuto di attenzione non si nega a nessuno. Paolo Fresu è in uscita con Vino Dentro mentre farà parlare, sparlare e litigare Canzoni Contro la Natura degli Zen Circus cosi come Brunori Sas e il suo Vol.3, Il Cammino di Santiago in Taxi. Nel frattempo ho già iniziato l’ascolto di Uno Bianca, il concept album di Bologna Violenta, in uscita il prossimo 24 febbraio.

Mettiamo da parte le uscite certe per questi primi mesi dell’anno e diamo ora uno sguardo più lontano nel tempo. Pare che Damon Albarn, leader di Blur e Gorillaz sia pronto per un album solista ma molto più atteso, almeno per quanto mi riguarda, è il nuovo album degli Have a Nice Life. Poi sarà certamente l’anno del nuovo U2, dei Foo Fighters e di Lana del Ray. Sale l’attesa per il nuovo di Beck, la cui uscita sembra quasi certa per il finire di febbraio, mentre ancora tutto da chiarire per quanto riguarda le nuove fatiche di Tool, Pharrell, Frank Ocean, Mastodon, Burial, Giorgio Moroder, Brody Dalle, Cloud Nothings, Flying Lotus, Grimes e The Kills.

Io mi segno almeno una decina di nomi, per gli altri vedremo. Nel frattempo speriamo che il 2014 ci regali qualche sorpresa in più rispetto a queste anticipazioni perché i nomi, nel complesso, non lasciano certo sperare in un’annata da ricordare. Comunque, ci sono sempre gli esordienti, magari ancora sconosciuti, da tenere in considerazione. Saranno loro a farci sognare, non ne dubito.

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Nuovo album e nuovo tour per The Zen Circus

Written by Senza categoria

Canzoni Contro la Natura è il titolo del prossimo album degli Zen Circus in uscita per La Tempesta Dischi il 21 Gennaio 2014. Dopo 14 mesi di pausa il terzetto pisano tornerà finalmente a calcare i palchi italiani. E nel video pubblicato sulla pagina ufficiale Facebook gli Zen svelano anche qualche cosa in più del disco. La voce narrante iniziale è quella di Giuseppe Ungaretti, intervistato nel 1965 da Pier Paolo Pasolini per il film-documentario “Comizi d’amore” dove il poeta ci ricorda che “…tutti gli uomini sono, in un certo senso, in contrasto con la natura…”. Imperdibile, dunque, il già annunciato live romano della band: l’11 aprile si esibiranno al Blackout di Roma. Info e prevendite su Ticketone.

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Viva è il nuovo singolo degli Zen Circus

Written by Senza categoria

Il nuovo singolo degli Zen Circus che antipa l’album Canzoni Contro la Natura (in uscita il 21 Gennaio per La Tempesta Dischi) si chiama “Viva”. Testo di protesta e attitudine Punk per una delle migliori band del panorama Indie italiano.

Ecco il testo di “Viva”:
Da questa finestra rotta con i vetri impolverati non si vedono che muri vecchi umidi e incrostati / non ricordo dove è il mare e nemmeno come è fatto quattrocento euro al mese per un letto a soppalco / un mutuo è molto peggio me lo ha detto anche un mio amico io mi fido ciecamente di quel che dice la gente / e gli altri siamo noi e gli altri siamo tutti e proprio questo mi spaventa siamo diventati brutti / amici siamo simili ma certo non uguali io lo so che sono in crisi senza leggere i giornali / sono in crisi da una vita forse è la mia natura anzi penso vivamente che sia proprio una fortuna / quella polvere nel naso non fa certo eccezione con la voglia di esser sempre al centro dell’attenzione / certo son stato cattivo chiedo scusa ho sbagliato la mancanza di rispetto dovrebbe essere un reato / come anche l’idiozia e questa malinconia che mi sale dentro al cuore quando entro a casa mia / non generalizzare e nemmeno devi urlare che non è comunicare ed è pure antisociale / guccini lo sa bene non ho voglia di far niente e anche se mai mi venisse a fermarmi c’è la gente / il mio voto vale quanto quello di questo imbecille allora cosa me ne frega delle vostre cinque stelle e di tutte le parole che vi sento blaterare sopra il bene comune l’amore universale / non provo vergogna se mi date del pezzente certo io non ho il cash ma di essere attraente e circondato da idioti non me ne frega niente / di cosa ridete e di cosa urlate / perché festeggiate ancora l’estate / di cosa ballate di cosa vi fate / tutti viva qualcosa sempre viva qualcosa / evviva l’italia / viva la fica / viva il duce / evviva la vita / viva il re / viva gli sposi / viva la mamma / evviva i tifosi / viva la pappa col pomodoro / viva la pace / evviva il lavoro / viva la patria / la costituzione / viva la guerra / tanto vivi si muore

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