Mogwai @ Atlantico Live!, Roma | 28.10.2017

Written by Live Report

Ha fatto tappa anche a Roma il tour di Every Country’s Sun, ultimo full-length della band di Glasgow, uscito a settembre e presentato con una performance a sorpresa al Primavera Sound 2017.

I Mogwai sono in giro per l’Europa dall’inizio di questo mese e il prossimo voleranno in America. Dopo la data a Milano, sabato sera è stata la volta della Capitale, all’Atlantico, scenario di molti importanti live romani, all’estremità meridionale del quartiere EUR.

Che la resa della band di Glasgow cresca esponenzialmente in versione live è ormai una garanzia, e non hanno fatto eccezione i nuovi brani, numerosi in scaletta  – “Coolverine” unico assente ingiustificato – e intervallati da episodi tratti da tutta la discografia, un repertorio che ha cristallizzato i contorni del Post Rock degli ultimi vent’anni. Con una setlist sempre imprevedibile, Stuart Braithwaite e compagni dimostrano ogni volta che in una performance – e in particolar modo in quelle che rinunciano all’ausilio della voce –  il grosso del lavoro sta nell’attitudine giusta. La loro è una naturalezza che connette le composizioni nuove alle vecchie in una nuvola di distorsioni, una padronanza di volumi, impasti e imprevisti che cuciti insieme creano un’ora e mezza di viscosa ipnosi. Interessante l’apporto del giovane Alex Mackay, che insieme a Barry Burns si divide tra chitarre, tastiere e synth, mentre le corde di Aitchison e Braithwaite provvedono al ritmo e alle linee melodiche.

Un malcostume diffuso fa sì che molti dei partecipanti ad eventi live genericamente categorizzabili come rumorosi ritengano lecito trascorrere il tempo di una performance chiacchierando a voce alta. Non me ne vogliano i romani, è una problematica che affligge l’Italia un po’ a tutte le latitudini. Nel caso specifico dei Mogwai è particolamente incomprensibile, perché rende impossibile la percezione di tutti gli strati e della cifra emotiva che paradossalmente il suono acquista proprio quando si autoannienta procedendo per sottrazioni. Perfetta in tal senso “Mogwai Fear Satan” in chiusura, quella che quando poi risale – lieve consolazione – prende a sberle tutti i presenzialisti insensibili.

Setlist
20 Size
I’m Jim Morrison, I’m Dead
Party in the Dark
Battered at a Scramble
Ithica 27ø9
Crossing the Road Material
Hunted by a Freak
Rano Pano
Don’t Believe the Fife
2 Rights Make 1 Wrong
Auto Rock
Old Poisons
Every Country’s Sun
Mogwai Fear Satan

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Last modified: 21 Febbraio 2019

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