IN FONDO A FRANCESCO-C

Written by Interviste

Tra i tanti ritorni del 2012 non poteva di certo scapparci questo.
Francesco Cieri, in arte Francesco-C, classe 1974, aostano (ma di origini marchigiane) è uno dei cantautori italiani più strampalati, più originali e indubbiamente più rock’n’roll di questo inizio di secolo. E dopo un lungo (7 anni, lunghissimo!) silenzio discografico torna con un nuovo progetto.
Il 23 gennaio 2012 esce “Il cielo oggi”, primo singolo di questo nuovo percorso, puntato verso l’amore e la sua forza. Questo incipit porterà “In fondo al cuore”, titolo dell’album che raccoglierà tutti i singoli raccolti in questa traiettoria.
Ma ora si va oltre, oltre il cielo. Pochi giorni fa è infatti uscito “Oltre al limite”, presentato all’ultimo Salone del Libro di Torino, che ci spinge ancora più in la o meglio ancora più a fondo.
E allora immergiamoci anche noi nei fondali e facciamoci quattro divertenti e spensierate chiacchiere col diretto interessato.

 

Dopo un lungo silenzio sembra che tu abbia incanalato la tensione verso
emozioni positive. Dal primo ascolto ho avvertito che questo nuovo Francesco è
meno pancia e più cuore. Ma anche più cervello. Più riflessivo insomma. E’
così?

Si,è così! Avevo bisogno di un periodo di riflessione per allineare la mia espressione creativa al percorso introspettivo che ho iniziato circa 4 anni fa.

Nel corso degli anni hai abbracciato l’elettronica violenta e il punk
rabbioso. I nuovi singoli mantengono la tua riconoscibilissima impronta e la
tua grande tensione emotiva, ma sono indubbiamente più pop. Da dove arriva
questa esigenza stilistica? C’è qualcuno con cui collabori che ti ha spinto ad
arrangiare i pezzi con questo sorprendente minimalismo?

Sono contento ti piaccia questo mio nuovo percorso.
Esatto, il minimalismo in questo periodo della mia vita è estremamente importante, essenziale. Sento la forte necessita di eliminare il superfluo e di lasciare un po’ di “aria” tra un verso e l’altro. Devo molto all’amico produttore Federico Malandrino che mi ha dato una grossa spinta per riuscire ad esprimermi al meglio.

Hai sempre pesato con gran precisione le parole. Anche quando anni fa gridavi
rabbia e inquietudine in mezzo ad una marea di frastuono. Senti che questa
nuova dimensione dia più spazio ai tuoi versi?

Certo,meno parole e più tempo per la riflessione e la metabolizzazione…questo non significa che domani io non esca con un pezzo incazzato! Ahah!

La frase che mi ha colpito di più del tuo nuovo singolo è “Ti darò un giorno
di sole, quando dentro hai un temporale”. Frase dalla disarmante semplicità. A
mio avviso molto vicina a versi della grande musica leggera italiana. Quali
sono gli autori nostrani che senti più presenti in questo tuo nuovo percorso?

Le parole che utilizzo devono toccarmi dentro, devono farmi vibrare ed avere
una certa apertura.
Devo confidarti che fatta eccezione per l’attività di dj, non ascolto granché.
In passato ho ascoltato di tutto, davvero di tutto.

Non hai mai inserito esplicitamente argomenti sociali e politici nella tua
musica. La tua “rivoluzione d’amore” potrebbe essere una risposta a questo
momento grigio?

Mi piace molto lo slogan che hai usato,”rivoluzione d’amore”,è molto giusto!
Bravo 10 e lode! Ahah
Oltre la televisione che non guardo da diversi anni,in quest’ultimo periodo ho
eliminato quasi totalmente l’informazione. Anche questo fa parte di un passaggio
naturale che ho deciso inconsciamente. Sicuramente in futuro riprenderò a
leggere i giornali, ma per ora non m’interessano, preferisco guardare il cielo o
cose del genere…troppo romantico?! Ahaha!

Parlaci un po’ del progetto “In fondo al cuore”. Come mai hai preferito
pubblicare singoli scaglionati invece di produrre direttamente un album? Pensi che l’ideologia romantica del “disco” sia defunta? Come pensi possa evolvere il mercato musicale nell’immediato futuro?

Cresciuto con la musica degli anni sessanta, mi ha da sempre affascinato il 45
giri. Da sempre avrei voluto realizzare singoli, e ora lo stiamo facendo.
Non so come si svilupperà il discorso musicale, e sinceramente m’interessa
poco. Io non sono un discografico!

Parliamo dei live. Quest’anno hai ripreso anche a suonare con la band, in
versione rock’n’roll e per fortuna ho avuto l’onore di rivederti all’opera. Da
dove arriva questa necessità di tornare “bestia da palcoscenico”? Come fai a
scinderti tra punk-rock animalesco e “il cielo oggi commuove”? Dobbiamo
preoccuparci di un disturbo bipolare? Francesco è nero e poi bianco oppure la
tavolozza dei colori si completa con le due estremità?

La mia attuale espressione artistica è quella dei nuovi brani, non per questo
non esisto più come rocker. Saltare sul palco mi diverte ancora e penso
fermamente che le mie vecchie canzoni non siano così vecchie. Con questa nuova
formazione abbiamo potuto selezionare una dozzina di singoli e riproporli.

Vieni da Aosta. Che qualche anno fa ha sfornato una band ruffianissima che ha
distrutto lo schermo televisivo: i Dari. Sappiamo che li conosci bene e
onestamente ho sentito in loro molte influenze “francescane”. Cosa ne pensi del
loro successo lampo? Che fine hanno fatto? E in generale come ti poni nei
confronti delle odiatissime “kanzoni commerciali col ritornello bbello”?

Io non ho mai avuto niente in contrario con il cosiddetto pop, anzi continuo ad
adorare e a scrivere “slogan”, me lo hanno fatto notare con “Il cielo oggi”. E’
cambiato il modo di concepirli.

Rimaniamo nella tua città. Bazzicando tra i (pochi) locali e seguendo la
scena da tanti anni. Quali sono le band e i cantautori aostani che meritano più
luce in questo momento? (Ti prego non tirare di nuovo in ballo i Dari che qui
mi radiano!)

A dire il vero non so cosa risponderti…

Ora una domanda da fan. Quando arriverà il prossimo singolo? Ci dai un
‘anticipazione?

Abbiamo già dei provini per quelli che potrebbero essere il terzo e il quarto
singolo, ma proprio perché lavoriamo sulla singola canzone non conosco la data
precisa di uscita. Probabilmente dopo l’Estate.
Intanto c’è l’idea di realizzare il video di “Oltre al limite”.

Grazie della chiacchierata Francesco, a presto e in bocca al lupo.

Grazie a te, è stato un piacere.

Last modified: 30 Maggio 2012

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *