Recensioni #06.2018 – Her Skin / MGMT / Carmona Retusa

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Her Skin – Find a Place To Sleep
[ 2018 | WWNBB Collective | Songwriting, Indie Folk ]

(di Simona Ventrella)

28168533_1622592521158560_8847934233841381033_nFind a Place to Sleep è l’album d’esordio di Sara Amendolia, in arte Her Skin. Sara è una ragazza giovane e viene dalla provincia modenese, ha alle spalle due EP – Goodbyes and Endings del 2015 e Head Above the Deep del 2016 – usciti sotto Tempura Dischi. Sebbene molto giovane, Sara dà un’ottima prova di scrittura in questo primo full length, le melodie sono calde, avvolgenti e morbide, come quelle coperte che non si vorrebbero mai lasciare. I pezzi sono puliti, essenziali in cui la delicata e leggera voce di Sara si muove sulla chitarra acustica e sull’ukulele. Atmosfere intime e personali ricolme di malinconia e sguardi sognanti nella più classica tradizione Folk americana. Una delizia per le orecchie in queste fredde sere invernali, una piacevole scoperta tutta italiana che speriamo cresca sempre di più.
ascolta “Angles” | pagina FB ]

MGMT – Little Dark Age
[ 2018 | Columbia Records | Electro, Indie ]

(di Simona Ventrella)

MGMT-little-dark-age-2018-e1516118185801I newyorkesi Ben Goldwasser e Andrew VanWyngarden tornano sulle scene dopo quasi cinque anni di silenzio con uno dei dischi più ruffiani e sornioni della loro carriera. Smaccatamente ispirato al sound Elettro Pop degli anni ottanta, complice la collaborazione di Ariel Pink e Connan Mockasin, l’intero album si focalizza su un rotondo e affabile Synth Pop rinnegando in toto le elaborazioni stilistiche che hanno contraddistinto i lavori precedenti.  Un tuffo nel passato tra The Cure e Pet Shop Boys, New Wave e funky morbidosi e glitterati. Un disco liquido, Pop in tutte le sue sfaccettature, che fa della leggerezza il suo tratto fondamentale, nei testi, nell’approccio, nei suoni. Un disco che si fa ascoltare, e al tempo stesso fa rinnegare il fulminante esordio del gruppo. Dopo anni di silenzio era necessario evolversi, ma questa nuova veste sembra essere più che altro uno specchietto per facili allodole, un gioco sull’onda modaiola del revival.
ascolta “Me and Michael” | pagina FB ]

Carmona Retusa – Solo un po’ di Terra e un Albero Sopra
[ 2018 | Vollmer Industries / Brigante Records / Rodomonte Dischi | Post Hardcore, Noise Rock ]

(di Maria Bek Petracca)

carmona_retusaNavigando nell’immenso mare del web scopro che la Carmona Retusa è una pianta originaria della Cina e diffusa anche in altri paesi orientali, che può raggiungere diversi metri di altezza, ma che in Europa è per lo più conosciuta sotto forma di bonsai. Sono sue le foglie rappresentate sulla copertina (opera dell’illustratrice Chiara Fucà) del primo EP dei Carmona Retusa, band torinese composta da Fabio Mascolo,  Luca Guida, Lorenzo Spinelli e Benito Antonio Carrozza. Il lavoro si intitola Solo un po’ di Terra e un Albero Sopra, un tributo all’artista Andrea Pazienza, sepolto nel cimitero di San Severo, in provincia di Foggia, che mentre era in vita aveva detto a suo padre: Se mi dovesse succedere qualcosa, voglio solo un po’ di terra a San Severo, e un albero sopra. Sempre a Pazienza è dedicata la prima, omonima traccia, che ha come testo le parole di una sua famosa vignetta (Ciao mamma, ciao papà, sono tornato per sempre…), disegno e parole struggenti per chi un po’ conosce la storia della sua vita. La risposta di una ipotetica madre (lo so che vuoi essere felice ma non lo sarai mai e mi dispiace…) arriva nella seconda traccia, “Risposta”, dove si intuisce il tema centrale che tiene insieme tutte le tracce del disco, vale a dire una forte accettazione di una realtà che fa schifo, fa male, è puro dolore, ma è anche il primo passo da compiere per dirigersi verso una qualche forma di redenzione. Le chitarre pesanti e ossessive, una sezione ritmica sanguinaria e un cantato incisivo in italiano creano un clima Post Hardcore perfettamente in linea con la durezza del messaggio che si vuole trasmettere. L’uscita ufficiale del disco è prevista per il prossimo 9 marzo, data del release party al Blah Blah di Torino.
ascolta “Scavato” | pagina FB ]

Last modified: 18 Febbraio 2019