Cristiano Godano e Diego De Silva @ Circolo della Musica, Rivoli | 13.04.2019

Written by Live Report

Una serata di letteratura e musica, tra una conversazione/reading e alcuni pezzi per voce e chitarra.

( foto di Sergio Cippo )

In attesa di partire per un tour celebrativo dei 30 anni di carriera e dei 20 di Ho Ucciso Paranoia nel prossimo mese di luglio con i suoi Marlene Kuntz, il leader Cristiano Godano si è concesso una digressione con lo scrittore Diego De Silva. Al Circolo della Musica di Rivoli, a pochi chilometri da Torino, una serata di letteratura e musica, una conversazione/reading sugellata da alcuni pezzi per voce e chitarra.

Dalle affinità nelle produzioni artistiche dello scrittore e del musicista, un percorso che ci accompagna attraverso il coraggio degli autori del passato, che facevano cantare a personaggi del calibro di Mina, Ornella Vanoni e Patty Pravo testi oggi inimmaginabili, per quanto non avessero paura di osare. E l’apparente semplicità dei testi di Mogol per Battisti, che disegnavano in brevi affreschi scenari difficilmente riproducibili in letteratura, che avevano il merito anche di “preparare alla vita” i giovani inesperti, mettendoli davanti alle situazioni con un “vocabolario esperienzale”.

E ancora un rock che da almeno vent’anni (o forse di più) ha perso forza propulsiva e la capacità di parlare di temi scomodi, di provocare direttamente, dando del tu alle cose. In un mondo in cui tutto sembra permesso, non c’è bisogno degli Stones o dei punk che “diano fuoco” alla scena. Ma il vuoto si sente.

L’esuberanza scenica e affabulatoria di De Silva ha inevitabilmente la meglio sulle esibizioni di Godano. La letteratura richiede pagine per esprimere qualcosa che in una canzone può essere espressa in 3 minuti, lavorando in “levare”, come fanno i poeti, lasciando all’ascoltatore l’esplorazione del “non detto”.
E così per Godano c’è lo spazio di suonare Sapore di miele, con la sue allusioni esplicite, e rendere omaggio al Neil Young di Needle and the Damage Done, che affronta il tema della tossicodipendenza non già come fonte artistica, ma come danno potenziale (“every junkie’s
like a settin’ sun”).
Ancora sul parallelismo degli autori: al De Silva di “Mancarsi”, Godano risponde con la splendida La canzone che scrivo per te nella riflessione su quanto sia artisticamente “produttiva” la fase di distacco e la fine di un amore.

Il tempo di una citazione per Nick Cave e per i Police e si giunge al finale. È vero, come ripete Godano, sono passati molti anni dagli esordi e i MK, come tutti noi, sono cambiati ed è sbagliato chiedergli di rifare i primi album, ma quando parte Nuotando nell’aria, il pezzo che chiude la serata, inevitabilmente per noi nostalgici “l’aria intorno è più nebbia che altro, l’aria è più nebbia che altro”.

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Marlene Kuntz – sito ufficiale
Circolo della Musica – Rivoli (TO) – sito web


Last modified: 26 Aprile 2019