Cadaveria

Written by Interviste

Ciao Cadaveria e bentornata su Rockambula. Partiamo col dire che il disco è effettivamente la sintesi di ciò che intendi tu per Horror Metal. Ma a parole tue come lo descriveresti?
CADAVERIA: ‘Horror Metal’ è senza dubbio l’album più oscuro e inquietante che abbiamo mai composto. E’ difficile descrivere questa cosa a parole perché si tratta di una sensazione, ma è comunque un qualcosa che ti arriva chiaramente quando lo ascolti. L’album non ruota attorno ad una storia specifica, ma si ispira a molti elementi dell’immaginario orrorifico, provenienti sia dalla cinematografia che dalla vita reale. In questo senso è un album “visivo” (e visionario) e attraverso il video di Flowers in Fire che abbiamo appena realizzato abbiamo dato una forma a queste visioni provenienti dal mondo delle ombre. Horror Metal è quindi un concetto che identifica sia il mood dell’album che il nostro stile, uno stile molto personale che non si può definire diversamente.

Delle fasi di registrazioni cosa ci dici, dove e come si sono svolte?
CADAVERIA: Dopo una pre-produzione avvenuta ai Capt. Woofer Studios in provincia di Vercelli siamo entrati nel vivo delle registrazioni adottando anche uno studio di Genova e uno di Roma. Alcuni membri della band non abitano in Piemonte, quindi ognuno ha curato le registrazioni del proprio strumento nello studio a lui più comodo.  Successivamente siamo re-intervenuti su alcune parti vocali che non mi soddisfacevano e abbiamo inserito una serie di ulteriori arrangiamenti chitarristici e alcune parti di tastiera, avvalendoci nuovamente dello studio del vercellese. Poi siamo entrati in una lunghissima fase di mixaggio, curata da Killer Bob a Genova e revisionata per lo più a distanza attraverso lo scambio di file tra me e lui. Lo stesso dicasi per il mastering, col quale abbiamo ulteriormente definito e sigillato l’impronta oscura del suono. Abbiamo curato molto i dettagli arrivando ad ottenere esattamente quello che desideravamo, per questo possiamo dire di essere pienamente soddisfatti del risultato.

Invece le tematiche che tocchi in “Horror Metal” quali sono?
CADAVERIA: Quelle che mi appartengono da sempre: riflessioni sulla vita, sulla morte, sul dolore e la gioia. Alcuni testi sono nati da appunti scritti in momenti distanti fra loro e riaccorpati in un testo in fase compositiva, altri sono nati di getto, come “Flowers in Fire”, che ho scritto in ospedale al risveglio da un’anestesia totale, o “Apocalypse”, chiaramente ispirata al film Apocalypto di Mel Gibson.

Questo è il tuo settimo album, avresti mai pensato  di arrivare fino a questo punto? C’è qualcosa che cambieresti o modificheresti della tua carriera?
CADAVERIA: Non ci ho mai pensato, sono sempre andata avanti un passo dopo l’altro guardando più al presente che al futuro e quando ho sentito il desiderio di farlo ho anche cambiato strada, perché fare musica è una cosa intima e per farla mi devo sentire a mio agio. Non posso fare una cosa che non mi appartiene, almeno non per più di 10 minuti. Proprio perché sono sempre stata fedele a me stessa non rinnego nulla e non cambierei nulla di quanto ho fatto.

Cosa ne pensi di questo fenomeno chiamato “Pay to Play”, che a quanto pare, ultimamente, si sta verificando tantissimo?
CADAVERIA: E’ vergognoso che una band paghi per suonare. Un po’ di amor proprio cazzo!

Che pareri sta avendo “Horror Metal” dalla  critica e quali dal pubblico?
CADAVERIA: La maggior parte delle recensioni sono state molto positive e i nostri fan hanno colto la maturità di questo disco e lo stanno apprezzando moltissimo. Lo stiamo constatando soprattutto ora che stiamo facendo numerose date live a promozione di Horror Metal. I riscontri sono molto buoni, le due date in Francia hanno avuto l’interessamento di radio e di molti magazines e il pubblico canta a memoria le nostre canzoni. Anche chi non ci conosceva ma ci ha visto ad esempio al Fillmore di Piacenza a supporto degli Arch Enemy ci ha fatto molti complimenti. Questo è doppiamente positivo perché la nostra musica non è così immediata, quindi il fatto che dal vivo la gente apprezzi anche al primo ascolto ci dà grande soddisfazione. Personalmente mi sono sempre ritenuta più una cantante da studio che un animale da palcoscenico, ma le date che abbiamo fatto negli ultimi sei mesi mi hanno fatto acquisire una nuova consapevolezza anche sul palco.

Adesso veniamo ad una domanda che vuol più che altro soddisfare la mia curiosità. Come ti appassionasti alla musica Heavy Metal   e  in che momento decidesti di prendere uno strumento in mano e cominciare a comporre musica?
CADAVERIA: E’ tutta colpa di Flegias! La prima canzone heavy metal che ho sentito è stata alla radio (cosa stranissima! sarà stato un segno del destino) ma non sapevo cosa fosse. Sarà stato il 1988 o giù di lì… poi ho conosciuto Flegias, che già ascoltava metal da tempo, e da lì sono partita con un recupero a ritroso di tutto ciò che mi ero persa (o quasi). La passione è stata spontanea ed immediata. Ho sempre amato cantare e quando mi si è presentata l’occasione ho fondato i Marciume e lì ho scoperto che il growl mi veniva spontaneo. Poi sono arrivati gli Opera IX e tutto il resto. Strumenti in mano pochi perché non so suonare, ma orecchio tanto e tanto bisogno di esplicitare le mie emozioni in testi e melodie che invento e registro sul cellulare o appunto dove capita. Condisce il tutto una ricerca della perfezione decisamente maniacale.

Il tour promozionale di “Horror Metal” ha visto la tua band supportata da tante altre band di spalla. C’è qualcuna che ti ha incuriosita ed ha attirato la tua attenzione?
CADAVERIA: Purtroppo quando suoni sei in ballo dal mattino e finito il sound check ti ritiri in camerino per rilassarti un po’ e prepararti per lo show, quindi non ho mai occasione di vedere il concerto di chi mi precede.

E parlando del tour, dove suonerete nei prossimi giorni? Dove potremmo venire a sentirvi?
CADAVERIA: Abbiamo suonato molto nel nord Italia. Dal prossimo mese ci dedicheremo al sud con una data a Catania il 15 dicembre (al Barbara Disco Lab) e da febbraio toccheremo il centro Italia e poi faremo nuovamente qualche data all’estero. Per ogni aggiornamento sulle date e non solo vi invito a iscrivervi alla nostra newsletter accedendo al sito cadaveria.com o tramite reverbnation. I “facebookaddicted” ci possono trovare su facebook.com/cadaveria

Last modified: 21 Novembre 2012

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