Artificial Wish – Subconscious

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L’ attesissimo disco d’ esordio degli Artificial Wish si intitola “Subconscious” e detto francamente, il lavoro ha colpito l’ autore di questa recensione. Cominciamo a dire che il gruppo nasce nel 2006 da un iniziativa del chitarrista Michele, dal bassista Gianluca che però lascia la band dopo tre anni e infine dal batterista Riccardo. Come accennavo prima, “Subconscious” ha avuto un certo effetto verso di me, positivo per un certo aspetto, perché ascoltando il disco ho avuto come l’ impressione che la band abbia delle doti nascoste e probabilmente dando più attenzioni il loro lavoro è proprio cosi.

A primo impatto “Subconscious” può sembrare un album di Melodic Death Metal miscelato all’ Hardcore: ci sono riff aggressivi e atmosferiche melodie che a volte oscillano sull’ elettronica, un po’ alla Sadist per dirla tutta. “Subconscious” è una discreta uscita che la Nadir Music compie, il nuovo acquisto, gli Artificial Wish appunto, è piuttosto promettente, i ragazzi hanno le carte in regola per sbalordire il pubblico italiano e lo dimostrano tracce come “Spin”, “My Clay’s World”, “Infected Tough” ed “Halo”. Simpatico anche l’ art work del disco, ricorda molto le locandine di uno dei film de “I racconti della Cripta”, diciamo non troppo impressionabili. “Subconscious” è un disco d’ esordio che merita almeno un ascolto, il gruppo ha lavorato bene e qua e là ci ha aggiunto anche un pizzico di personalità, che almeno personalmente, in questi ultimi tempi, in questo specifico genere poco ho sentito. Non posso fare altro che augurare agli Artificial Wish un buon continuo di carriera.

Last modified: 19 Aprile 2012

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